Azione Universitaria e Giovane Italia come Naomo: banconote al vento
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SIENA. Alcuni studenti di Azione Universitaria e Giovane Italia sono entrati oggi pomeriggio (30 novembre), nella sala del Consiglio provinciale, dove si svolgeva la seduta dell’assemblea, esponendo uno striscione con lo slogan ‘Basta clientele, basta propaganda, il problema e’ il buco e non si rimanda’ e gettando soldi falsi nell’aula. Lo comunicano le stesse associazioni di studenti che fanno riferimento al centrodestra. I manifestanti hanno così voluto porre “l’attenzione sul vero problema che incombe sull’ateneo senese: la cattiva gestione amministrative e finanziaria che ha provocato piu’ di 100 milioni di debiti e di conseguenza la svendita del patrimonio immobiliare dell’ateneo. Difatti il ‘buco’ contratto dall’ateneo non è conseguenza del Governo o del tanto contestato Ddl Gelmini, bensì del clientelismo e delle baronie che caratterizzano questa amministrazione’. Inoltre Azione Universitaria e Giovane Italia Siena hanno gettato, nell’aula consiliare, banconote finte “in segno di protesta – spiegano – per lo sperpero perpetrato in questi anni”.
Immediata la reazione del presidente del consiglio provinciale di Siena, Riccardo Burresi: “La presenza degli studenti è stata strumentalizzata, mostrando uno scarso rispetto per le istituzioni e, in particolare, per il regolare funzionamento del consiglio provinciale. I gruppi del Pdl e della Lega Nord – continua Burresi – hanno chiesto di leggere un comunicato stampa dei ragazzi e di anticipare la discussione dell’ordine del giorno sulla situazione dell’Ateneo senese presentato dai consiglieri Pdl Francesco Michelotti e Fabrizio Camastra, previsto dopo le interrogazioni in programma. La proposta è stata messa in votazione e respinta a maggioranza, con forte disappunto dei consiglieri dei gruppi Pdl e Lega Nord. La seduta è stata sospesa per quindici minuti e, successivamente, i due gruppi consiliari hanno deciso di abbandonare l’aula insieme ai ragazzi di Azione Universitaria e Giovane Italia. Una gestione priva di strumentalizzazioni – conclude Burresi – avrebbe permesso agli studenti di poter esprimere le loro idee, nel rispetto dei regolamenti alla base del funzionamento di un organo rappresentativo quale il consiglio provinciale”.
Immediata la reazione del presidente del consiglio provinciale di Siena, Riccardo Burresi: “La presenza degli studenti è stata strumentalizzata, mostrando uno scarso rispetto per le istituzioni e, in particolare, per il regolare funzionamento del consiglio provinciale. I gruppi del Pdl e della Lega Nord – continua Burresi – hanno chiesto di leggere un comunicato stampa dei ragazzi e di anticipare la discussione dell’ordine del giorno sulla situazione dell’Ateneo senese presentato dai consiglieri Pdl Francesco Michelotti e Fabrizio Camastra, previsto dopo le interrogazioni in programma. La proposta è stata messa in votazione e respinta a maggioranza, con forte disappunto dei consiglieri dei gruppi Pdl e Lega Nord. La seduta è stata sospesa per quindici minuti e, successivamente, i due gruppi consiliari hanno deciso di abbandonare l’aula insieme ai ragazzi di Azione Universitaria e Giovane Italia. Una gestione priva di strumentalizzazioni – conclude Burresi – avrebbe permesso agli studenti di poter esprimere le loro idee, nel rispetto dei regolamenti alla base del funzionamento di un organo rappresentativo quale il consiglio provinciale”.
Il capogruppo Nasorri stigmatizza l’irruzione: “Un atto grave, un affronto alle istituzioni, un’arroganza estrema che non hanno nulla a che vedere con la legittima protesta di tante componenti della comunità universitaria, che in tante parti d’Italia, rumorosamente ma civilmente, esprimono la propria contrarietà alla riforma Gelmini. Quello compiuto oggi – conclude Nasorri – è un atto che testimonia una profonda mancanza di rispetto nei confronti delle dinamiche istituzionali, che il Partito democratico condanna senza riserve”.