
SIENA. Riportiamo qui di seguito il comunicato dell'Area Marino del PD.
"Apprendiamo con stupore che le motivazioni che hanno indotto la fondazione MPS ad aumentare in un solo colpo del 7% le indennità di tutti i deputati sono dovute al “caro vita” e quindi legate all’aumento dell’indice Istat. Vorremmo far presente che tutti i membri della deputazione svolgono in prevalenza una professione o sono pensionati o dipendenti di altre strutture o che addirittura hanno altri incarichi rilevanti per i quali percepiscono una remunerazione. Riteniamo inaccettabile che si aumentino del 7% delle indennità già molto elevate, quando ci sono famiglie che a causa della crisi, non riescono ad arrivare a fine mese perché sono si aumentati i prezzi al consumo, ma purtroppo le loro misere retribuzioni da dipendenti o da pensionati sono rimaste ferme o addirittura ci sono famiglie che sono costrette a vivere con le indennità di disoccupazione o con la cassa integrazione. Ci sembrerebbe un gesto molto responsabile e un segnale importante di sensibilità nei confronti delle famiglie, delle aziende e di tutti quei lavoratori che con difficoltà si confrontano tutti i giorni con una crisi strutturale molto complessa, se tutti i membri delle due deputazioni rinunciassero a tali aumenti visto che in altre realtà locali gli amministratori di società pubbliche o miste hanno lasciato invariate le indennità oppure in alcuni casi se le sono addirittura ridotte per diminuire i costi durante questa situazione di crisi. E’ alquanto singolare che il presidente della camera Gianfranco Fini alcuni giorni fa in un incontro con gli studenti alla Luiss di Roma inviti i deputati a non avere i doppi incarichi, mentre a Siena si decida di aumentare le indennità a chi di incarichi ne ha anche più di due. E’ per questa ragione che invitiamo tutto il PD senese a prendere una posizione su questa vicenda, che riteniamo sgradevole in un periodo di crisi come quello attuale, per non lasciare anche questa istanza nelle mani delle destre ed avanzarla invece noi come area progressista".
Anche l'Associazione Pietraserena entra nella discussione. Ecco la nota in proposito.
"La motivazione, o giustificazione, fornita dalla Fondazione MPS sull'aumento dei compensi ai suoi Deputati è molto imbarazzante.
Affermare di aver provveduto ad un “facoltativo”, quanto inopportuno, adeguamento ISTAT, equiparando questi compensi ai salari (anche minimi) di operai ed impiegati, la dice lunga sull'etica dei nostri amministratori, soprattutto in un momento di crisi così delicato, con numerosi lavoratori licenziati (vedi Novartis e Università) o messi in cassa integrazione. Facciamo anche presente che, a nostro parere, la Fondazione MPS ha evidenti responsabilità in questa inedita crisi che attanaglia il territorio, in funzione di una gestione carente e di erogazioni gestite con finalità prevalentemente politiche, e per questo non funzionali al sostegno dell'economia e dell'occupazione.
Proviamo a fare due cifre: oltre 1.100 milioni di Euro (ca. 2.000 miliardi di vecchie lire), di utili distribuiti negli ultimi anni, ca. 3.700 milioni di Euro (ca. 7.000 miliardi di vecchie lire), dissolti con la scellerata operazione Antonveneta.
Pensate cosa avrebbe potuto fare la nostra Comunità con questa montagna di soldi.
Vogliamo poi ricordare che la maggior parte di questi signori, tutti in possesso di altri redditi, viene nominato soprattutto per motivi di equilibrismi politici, spesso non tenendo conto dei necessari requisiti di professionalità e di appartenenza alla cultura del territorio, che la Fondazione MPS è un'ente “no profit” nato a sostegno del territorio, e che richiede quindi sensibilità e “pretese” del tutto particolari; siamo certi che tanti cittadini Senesi sarebbero disponibili a ricoprire questi incarichi a titolo pressoché gratuito.
Un altro aspetto importante, e che sembra del tutto dimenticato, è quello riguardante i compensi della deputazione generale, e, forse, dei dirigenti; ci risulterebbe, ma vorremmo una conferma, che questi compensi, assurdamente autodeterminati dagli stessi percettori in assoluta libertà e senza alcun controllo da parte degli Enti pubblici nominanti (in primis Comune e Provincia di Siena), siano nell'ordine di centinaia di migliaia di Euro, fino ai ca. 500.000 Euro del Presidente.
Ci risulta anche che in Consiglio Comunale, con specifica mozione delle Liste Civiche Senesi sull'eccessiva autonomia gestionale della Fondazione, sia stata richiesto il loro ridimensionamento e, soprattutto, la loro pubblicizzazione per andare incontro a quella necessaria trasparenza apparentemente voluta da tutte le forze politiche; mozione però respinta con i voti della maggioranza, Rifondazione Comunista compresa.
Se oggi sono cambiate certe posizioni ne prendiamo atto volentieri, e auspichiamo un'azione comune contro queste anomalie; ma non vorremmo che, come altre volte, si rivelassero solo uscite momentanee e strumentali".
"Apprendiamo con stupore che le motivazioni che hanno indotto la fondazione MPS ad aumentare in un solo colpo del 7% le indennità di tutti i deputati sono dovute al “caro vita” e quindi legate all’aumento dell’indice Istat. Vorremmo far presente che tutti i membri della deputazione svolgono in prevalenza una professione o sono pensionati o dipendenti di altre strutture o che addirittura hanno altri incarichi rilevanti per i quali percepiscono una remunerazione. Riteniamo inaccettabile che si aumentino del 7% delle indennità già molto elevate, quando ci sono famiglie che a causa della crisi, non riescono ad arrivare a fine mese perché sono si aumentati i prezzi al consumo, ma purtroppo le loro misere retribuzioni da dipendenti o da pensionati sono rimaste ferme o addirittura ci sono famiglie che sono costrette a vivere con le indennità di disoccupazione o con la cassa integrazione. Ci sembrerebbe un gesto molto responsabile e un segnale importante di sensibilità nei confronti delle famiglie, delle aziende e di tutti quei lavoratori che con difficoltà si confrontano tutti i giorni con una crisi strutturale molto complessa, se tutti i membri delle due deputazioni rinunciassero a tali aumenti visto che in altre realtà locali gli amministratori di società pubbliche o miste hanno lasciato invariate le indennità oppure in alcuni casi se le sono addirittura ridotte per diminuire i costi durante questa situazione di crisi. E’ alquanto singolare che il presidente della camera Gianfranco Fini alcuni giorni fa in un incontro con gli studenti alla Luiss di Roma inviti i deputati a non avere i doppi incarichi, mentre a Siena si decida di aumentare le indennità a chi di incarichi ne ha anche più di due. E’ per questa ragione che invitiamo tutto il PD senese a prendere una posizione su questa vicenda, che riteniamo sgradevole in un periodo di crisi come quello attuale, per non lasciare anche questa istanza nelle mani delle destre ed avanzarla invece noi come area progressista".
Anche l'Associazione Pietraserena entra nella discussione. Ecco la nota in proposito.
"La motivazione, o giustificazione, fornita dalla Fondazione MPS sull'aumento dei compensi ai suoi Deputati è molto imbarazzante.
Affermare di aver provveduto ad un “facoltativo”, quanto inopportuno, adeguamento ISTAT, equiparando questi compensi ai salari (anche minimi) di operai ed impiegati, la dice lunga sull'etica dei nostri amministratori, soprattutto in un momento di crisi così delicato, con numerosi lavoratori licenziati (vedi Novartis e Università) o messi in cassa integrazione. Facciamo anche presente che, a nostro parere, la Fondazione MPS ha evidenti responsabilità in questa inedita crisi che attanaglia il territorio, in funzione di una gestione carente e di erogazioni gestite con finalità prevalentemente politiche, e per questo non funzionali al sostegno dell'economia e dell'occupazione.
Proviamo a fare due cifre: oltre 1.100 milioni di Euro (ca. 2.000 miliardi di vecchie lire), di utili distribuiti negli ultimi anni, ca. 3.700 milioni di Euro (ca. 7.000 miliardi di vecchie lire), dissolti con la scellerata operazione Antonveneta.
Pensate cosa avrebbe potuto fare la nostra Comunità con questa montagna di soldi.
Vogliamo poi ricordare che la maggior parte di questi signori, tutti in possesso di altri redditi, viene nominato soprattutto per motivi di equilibrismi politici, spesso non tenendo conto dei necessari requisiti di professionalità e di appartenenza alla cultura del territorio, che la Fondazione MPS è un'ente “no profit” nato a sostegno del territorio, e che richiede quindi sensibilità e “pretese” del tutto particolari; siamo certi che tanti cittadini Senesi sarebbero disponibili a ricoprire questi incarichi a titolo pressoché gratuito.
Un altro aspetto importante, e che sembra del tutto dimenticato, è quello riguardante i compensi della deputazione generale, e, forse, dei dirigenti; ci risulterebbe, ma vorremmo una conferma, che questi compensi, assurdamente autodeterminati dagli stessi percettori in assoluta libertà e senza alcun controllo da parte degli Enti pubblici nominanti (in primis Comune e Provincia di Siena), siano nell'ordine di centinaia di migliaia di Euro, fino ai ca. 500.000 Euro del Presidente.
Ci risulta anche che in Consiglio Comunale, con specifica mozione delle Liste Civiche Senesi sull'eccessiva autonomia gestionale della Fondazione, sia stata richiesto il loro ridimensionamento e, soprattutto, la loro pubblicizzazione per andare incontro a quella necessaria trasparenza apparentemente voluta da tutte le forze politiche; mozione però respinta con i voti della maggioranza, Rifondazione Comunista compresa.
Se oggi sono cambiate certe posizioni ne prendiamo atto volentieri, e auspichiamo un'azione comune contro queste anomalie; ma non vorremmo che, come altre volte, si rivelassero solo uscite momentanee e strumentali".