SIENA. Da Pietro Nava della Divisione servizi alla carriera dello studente, Servizio gestione tasse ed esoneri, riceviamo e pubblichiamo
"Carissime colleghe e carissimi colleghi,
forse qualcuno di voi già mi conosce, ma se vi scrivo oggi non è solo per raccontarvi chi sono, ma soprattutto per tentare d'immaginare quale potrà essere il nostro futuro, anche a breve termine, e per portare un contributo concreto nell'affrontare i problemi della nostra categoria.
Mi chiamo Pietro Nava, ho 34 anni e vivo a Siena dal 1995. In questa città ho studiato, ho avuto la fortuna di trovare lavoro ed ho sviluppato tante amicizie.
Questa breve premessa per comunicarvi che ho deciso di presentare la mia candidatura per le prossime votazioni del Consiglio d'Amministrazione Ateneo come rappresentante del personale Tecnico ed Amministrativo, perché dopo tanti anni da spettatore credo sia il momento giusto per dare un contributo tangibile ai colleghi facendo sentire sempre più forte la nostra voce e rivendicare con serietà e costanza i nostri diritti.
Sono convinto che l'Amministrazione universitaria non sia solo prerogativa di "qualcuno" ed è per questo che occorre riprendere a considerarla come qualcosa a noi più vicino e non come un apparato da cui prendere le distanze. Troppo spesso abbiamo lasciato decidere altri su materie che ci riguardano e che comportano l'assunzione di scelte che ricadono sulla nostra pelle. Ora più che mai è il momento di coinvolgere il personale su decisioni importanti, sul nostro futuro. Mi avvicino a questa esperienza con la curiosità del neofita, senza portarmi dietro alcun
condizionamento, certo del fatto che è indispensabile ed urgente capire quali sono le scelte gestionali che si intendono operare e procedere ad una gestione oculata delle risorse a disposizione senza che questo si traduca in una lotta intestina a scapito delle componenti più deboli.
Da parte mia c'è tutto l'entusiasmo per portare la nostra voce nel CdA con proposte ed idee sulle quali apriremo un confronto, così come sento forte l'impegno a far sì che possa essere compresa e valorizzata l'importanza della nostra categoria che troppo spesso viene individuata come capro espiatorio di responsabilità ad altri ascrivibili.
Ringraziandovi dell'attenzione e del sostegno che vorrete darmi vi saluto cordialmente.
Pietro Nava".
"Carissime colleghe e carissimi colleghi,
forse qualcuno di voi già mi conosce, ma se vi scrivo oggi non è solo per raccontarvi chi sono, ma soprattutto per tentare d'immaginare quale potrà essere il nostro futuro, anche a breve termine, e per portare un contributo concreto nell'affrontare i problemi della nostra categoria.
Mi chiamo Pietro Nava, ho 34 anni e vivo a Siena dal 1995. In questa città ho studiato, ho avuto la fortuna di trovare lavoro ed ho sviluppato tante amicizie.
Questa breve premessa per comunicarvi che ho deciso di presentare la mia candidatura per le prossime votazioni del Consiglio d'Amministrazione Ateneo come rappresentante del personale Tecnico ed Amministrativo, perché dopo tanti anni da spettatore credo sia il momento giusto per dare un contributo tangibile ai colleghi facendo sentire sempre più forte la nostra voce e rivendicare con serietà e costanza i nostri diritti.
Sono convinto che l'Amministrazione universitaria non sia solo prerogativa di "qualcuno" ed è per questo che occorre riprendere a considerarla come qualcosa a noi più vicino e non come un apparato da cui prendere le distanze. Troppo spesso abbiamo lasciato decidere altri su materie che ci riguardano e che comportano l'assunzione di scelte che ricadono sulla nostra pelle. Ora più che mai è il momento di coinvolgere il personale su decisioni importanti, sul nostro futuro. Mi avvicino a questa esperienza con la curiosità del neofita, senza portarmi dietro alcun
condizionamento, certo del fatto che è indispensabile ed urgente capire quali sono le scelte gestionali che si intendono operare e procedere ad una gestione oculata delle risorse a disposizione senza che questo si traduca in una lotta intestina a scapito delle componenti più deboli.
Da parte mia c'è tutto l'entusiasmo per portare la nostra voce nel CdA con proposte ed idee sulle quali apriremo un confronto, così come sento forte l'impegno a far sì che possa essere compresa e valorizzata l'importanza della nostra categoria che troppo spesso viene individuata come capro espiatorio di responsabilità ad altri ascrivibili.
Ringraziandovi dell'attenzione e del sostegno che vorrete darmi vi saluto cordialmente.
Pietro Nava".