SIENA. “Non vogliamo, non possiamo, rassegnarci a queste stragi". Queste le parole di CGIL, CISL e UIL di Siena che intendono così spiegare le ragioni che spingeranno domani tutti i lavoratori a fare un'ora di sciopero (ultima del turno) che diventano quattro per i lavoratori edili.
"Il lavoro deve rappresentare per tutti la propria realizzazione – proseguono i sindacati – la possibilità di emancipazione e sostentamento, non può essere causa di morte. Quanto successo il 2 ottobre a Barberino del Mugello e a Sesto Fiorentino con 4 morti e 2 feriti gravi in un solo giorno è un prezzo troppo alto, pagato dai lavoratori e dalle proprie famiglie, ma anche dall’intera comunità. Tutti devono e possono fare di più: ogni infortunio mortale può essere evitato. Le leggi esistenti vanno applicate e tutti devono assumersi le proprie responsabilità. Quanto successo nella provincia di Firenze nella giornata del 2 ottobre ci fa capire quanto ancora c’è da impegnarsi a tutti i livelli per garantire la sicurezza sul lavoro e sconfiggere la piaga degli infortuni indegna di un Paese civile. Non possiamo continuare ad avere un sistema che manca di una vera cultura della sicurezza, con imprese che spesso competono riducendo i costi della sicurezza, con lavoratori che spesso hanno una formazione inadeguata o assente. Occorre potenziare ulteriormente il sistema di controllo e vigilanza anche seguendo i recenti provvedimenti assunti dalla regione toscana rafforzando il collegamento tra gli enti competenti”.