Gli uomini dell'Arma alla ricerca di documenti che comprovino una eventuale truffa ai danni dello Stato
SIENA. Nella mattinata odierna i Carabinieri del Comando Tutela Salute, su ordine della Procura della Repubblica di SIENA, a seguito di indagini condotte dal N.A.S. Carabinieri di Firenze, hanno eseguito perquisizioni tese a comprovare una truffa ai danni dello Stato nel campo farmaceutico.
L’ipotesi di reato è truffa aggravata ai danni dello Stato (artt. 61 n. 7 e 640 c.p. c. 2, c.p.) contestata a G.F., amministratore delegato e legale rappresentante della Novartis Vaccines and Diagnostics srl, società sua volta incolpata per violazione dell’illecito amministrativo dipendente dal reato previsto dagli artt. 5, lett. a) e 24 del D.Lgs 231/2001 (Responsabilità amministrativa delle persone giuridiche).
L’indagine – collegata ad un altro fascicolo per reati fiscali a carico della stessa società pendente sempre presso la Procura di Siena – ha fatto luce su un accrescimento artefatto dei costi di produzione di due vaccini acquistati in grandi quantità dal MINISTERO DELLA SALUTE: il vaccino FOCETRIA, utilizzato per contrastare la pandemia AH1N1 insorta nel 2009, ed il vaccino FLUAD, utilizzato contro le influenze stagionali, entrambi contenenti l’adiuvante MF59, componente essenziale dei vaccini.
Per effetto del meccanismo triangolare della sovrafatturazione infragruppo delle spese per l’acquisto del principio attivo MF59, si contesta alla società di aver gonfiato il costo dell’adiuvante del 500% (3.964 euro al litro invece di 660 euro al litro) “spuntando” così un maggior indennizzo ai danni del Ministero della Salute che, in sede di transazione, ha corrisposto oltre 2 milioni e settecento mila euro in più, relativamente al solo vaccino per l’AH1N1, a fronte di un esborso complessivo di quasi 20 milioni di euro a titolo transattivo.
Peraltro, lo stesso prezzo pattuito di 7 € a dose risente dell’incremento artificioso del prezzo dell’adiuvante, per cui il danno per l’Erario potrebbe essere di oltre 16 milioni di euro, pari al differenziale tra il prezzo rettificato moltiplicato il numero di dosi acquistate (12.2677.296,00).
È in fase di accertamento – grazie anche le perquisizioni in corso – la stima per il danno provocato dal sovraprezzo applicato ai vaccini influenzali stagionali.
La vicenda scaturisce nella primavera dell’anno 2009 quando nel mondo si assiste allo sviluppo di focolai di influenza pandemica del virus AH1N1 che spinge l’Autorità statale italiana, su impulso dell’OMS, all’adozione di un Piano Nazionale di Preparazione per far fronte all’emergenza. Viene così istituita un’Unità di crisi presso il Ministero della Salute che dai propri lavori, stima la necessità di provvedere alla vaccinazione individuando i soggetti a rischio, conclusioni che vengono fatte proprie dall’allora Governo, il quale con apposite Ordinanze conferisce mandato al Direttore generale della prevenzione sanitaria del Ministero di approvvigionarsi con urgenza del vaccino, sottoscrivendo quindi un contratto con l’azienda Novartis pattuendo l’acquisito di 24 milioni di dosi di vaccino pandemico per il virus AH1N1 per un ammontare complessivo di € 184.800.000.
All’inizio del 2010, scongiurato l’infausto evento pandemico, circoscritto ad un solo caso nel territorio italiano, il Ministero della Salute richiese a Novartis d’interrompere la fornitura di oltre 12 milioni di vaccini, non ancora prodotti, per un controvalore di € 97.615.179.
Intentato da Novartis un ricorso al TAR competente, il Ministero avvia la pratica negoziale per una composizione extragiudiziale della questione, conclusasi con la firma di una transazione.
La procedura l’indennizzo dovuto alla casa farmaceutica per la mancata produzione delle dosi residue, si conclude nel 2012 con un accordo che fissa il corrispettivo nella misura di € 19.892.254: prezzo comprensivo, per l’appunto, del costo “gonfiato” dell’adiuvante.
L’indagine.
Da una verifica fiscale eseguita dall’Agenzia Entrate nei confronti della società farmaceutica Novartis Vaccines and Diagnostic Srl, emergono evidenti profili d’illiceità fiscale afferenti un fenomeno di trasfer pricing infragruppo, finalizzato all’accrescimento artefatto dei costi di produzione di vaccini adiuvati con MF59.
Sui fatti emersi il N.A.S. Carabinieri di Firenze dava avvio ad un’indagine più approfondita, provvedendo ad acquisire documenti presso il Ministero della Salute dalla cui analisi emergevano importanti e significativi elementi di prova, prefigurando alla Procura della Repubblica di Siena responsabilità di carattere penale nei confronti della società farmaceutica con inequivocabili condotte decettive in danno del Ministero della Salute idonee ad incidere sul prezzo del vaccino pandemico Focetria così come probabilmente alla determinazione A.I.F.A del prezzo del medicinale FLUAD.