Sarebbero 90 i milioni. Coinvolti anche altri soggetti (aggiornamenti)
SIENA. Effettuate dall’alba di oggi (24 febbraio) “decine di perquisizioni” al Monte dei Paschi, nell’ambito dell’inchiesta sugli ex-vertici del Monte. Le perquisizioni sono state disposte dalla magistratura di Siena (ieri il palazzo di giustizia era aperto) e sono svolte in varie regioni dal Nucleo speciale di polizia valutaria della Guardia di Finanza e derivano dal filone principale dell’inchiesta. I controlli della Finanza sono effettuate a Milano (anche nell’abitazione di Baldassarri ed altri broker), Monza, Ravenna, Siena e Londra. Secondo fonti vicine all’inchiesta, le somme eccedenti a quelle già sequestrate non sono riconducibili alle affinità di Enigma e si troverebbero in varie località tra cui Singapore, Lugano e Londra.
L’inchiesta riguarda una truffa al Monte dei Paschi per 47 milioni di euro, avvenuta attraverso movimenti di denaro su vari conti correnti intestati a società e fiduciarie con sedi in Paesi offshore. I pm senesi starebbero procedendo per associazione a delinquere finalizzata alla truffa in danno di Mps, che risulterebbe così parte lesa. Sarebbero 11 gli indagati tra broker finanziari ed ex-dirigenti del Monte.L’inchiesta fa riferimento alla cosiddetta “banda del 5 per cento” (tanto era il “bonus” riservato agli indagati sulle operazioni effettuate), per 8 di essi era stata richiesta la custodia cautelare, ma il gip l’ha tramutata in divieto di espatrio.
A quanto si apprende i pubblici ministeri avrebbero intenzione di presentare appello contro la decisione di rifiutare l’arresto.
Gli indagati sono Gian Luca Baldassarri capo area finanza di Banca Mps, Alessandro Toccafondi, già responsabile area trading di Bps, Antonio Pantalena area finanza di BMps, Pompeo Pontone, responsabile desk Bmps, Giorgio Filippetto dipendente desk londinese Bmps, Italia Sinopoli dipendente Mps Finance e di David Ionni, Maurizio Fabris, Fabrizio Cesarani, Luca Borroni, Agnese Marcnesini della società Enigma. Per otto di loro, Ionni, Pantalena, Cesarani, Fabris, Toccafondi, Pontone, Baldassarri, Borroni, il gip Ugo Bellini, ha disposto, secondo quanto emerge dalla sua ordinanza il divieto di espatrio con il ritiro del passaporto e delle carte di identità che consentono comunque andare all’estero. I nomi di alcuni brokers, ora coinvolti nelle indagini, erano emersi con riferimento a scudi fiscali effettuati negli anni 2009-2010 mediante il Monte dei Paschi. I proventi erano stati trasferiti su conti correnti e dossier titoli accesi presso Allianz Bank Advisor spa. Gli inquirenti avevano subito sospettato che i brokers fossero stati in contatto, direttamente o indirettamente, con gli ex-vertici di Mps coinvolti nell’inchiesta.
Aggiornamento ore 15
Banca Monte Paschi e altri soggetti, secondo quanto si apprende sarebbero stati truffati per una somma che si aggirerebbe sui 90 milioni, 47 dei quali già posti sotto sequestro in diverse tranche tra gennaio e ottobre dello scorso anno, nell’ambito dell’inchiesta sulla “banda del 5%” tra Londra, Lugano, Italia e Vanuatu, Stato dell’Oceano Pacifico. I sequestri avrebbero riguardato i titolari di Enigma, una società di brokeraggio con sede in Italia e all’estero, altri funzionari di Mps e broker esteri. Una nuova rogatoria sarebbe stata chiesta anche a Singapore, dove sono state rintracciate delle somme riconducibili a Mps ed altri soggetti.