Il piccino operato per un'atresia dell'esofago
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SIENA. Effettuato alle Scotte, un intervento di chirurgia pediatrica unico in Toscana e tra i pochi in Italia su un bimbo nato con una grave malformazione del tubo digerente, chiamata atresia dell’esofago, cioè l’esofago era completamente staccato dalla trachea. L’operazione è stata realizzata dall’équipe di Chirurgia Pediatrica, diretta dal professor Mario Messina, in toracoscopia, cioè attraverso tre piccoli fori da 5 millimetri sul torace, anziché con il tradizionale intervento chirurgico.
“Si tratta di una novità molto importante – spiega il professor Messina – perché permette al neonato una rapida ripresa, riducendo al minimo le complicanze post-operatorie. Interventi simili in Italia vengono effettuati solo in altri due centri, Bologna e Vicenza”. Il piccolo, nato ad Arezzo, è stato trasportato a Siena con l’ambulanza dedicata al trasporto neonatale dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Senese.
“Il neonato è stato immediatamente sottoposto a tutti gli esami per scongiurare altre complicanze, con la collaborazione dei colleghi della Radiologia Universitaria, diretti da Luca Volterrani – prosegue Messina -. L’esofago si presentava, nella parte superiore, chiuso su un fondo cieco e, nella parte inferiore, collegato alla trachea con una fistola. Abbiamo chiuso la fistola e collegato le due parti dell’esofago. Il bimbo ora sta bene e si è già attaccato al seno della mamma per mangiare”.
L’intervento è durato circa 4 ore, con grande dedizione degli infermieri neonatali e di tutto il personale di sala operatoria. Oltre al professor Messina hanno partecipato all’intervento anche i chirurghi pediatri Francesco Molinaro e Giovanni Di Maggio, insieme agli anestesisti Laura Giuntini e Salvatore Quarta. Successivamente il neonato è stato mantenuto in sedazione per sei giorni, per evitare che si muovesse, affidato alle cure della Terapia Intensiva Neonatale, diretta da Barbara Tomasini. Al momento è ricoverato in Pediatria Neonatale, diretta dal professor Giuseppe Buonocore.
“Questo intervento – conclude Messina – ci rende orgogliosi perché rappresenta un traguardo importante per la salute dei nostri piccoli pazienti e per la sanità toscana, portandoci tra i migliori centri europei di chirurgia pediatrica dove vengono effettuati interventi del genere”.
(Nella foto l’équipe di Chirurgia Pediatrica: Giovanni Di Maggio, Mario Messina e Francesco Molinaro)
“Si tratta di una novità molto importante – spiega il professor Messina – perché permette al neonato una rapida ripresa, riducendo al minimo le complicanze post-operatorie. Interventi simili in Italia vengono effettuati solo in altri due centri, Bologna e Vicenza”. Il piccolo, nato ad Arezzo, è stato trasportato a Siena con l’ambulanza dedicata al trasporto neonatale dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Senese.
“Il neonato è stato immediatamente sottoposto a tutti gli esami per scongiurare altre complicanze, con la collaborazione dei colleghi della Radiologia Universitaria, diretti da Luca Volterrani – prosegue Messina -. L’esofago si presentava, nella parte superiore, chiuso su un fondo cieco e, nella parte inferiore, collegato alla trachea con una fistola. Abbiamo chiuso la fistola e collegato le due parti dell’esofago. Il bimbo ora sta bene e si è già attaccato al seno della mamma per mangiare”.
L’intervento è durato circa 4 ore, con grande dedizione degli infermieri neonatali e di tutto il personale di sala operatoria. Oltre al professor Messina hanno partecipato all’intervento anche i chirurghi pediatri Francesco Molinaro e Giovanni Di Maggio, insieme agli anestesisti Laura Giuntini e Salvatore Quarta. Successivamente il neonato è stato mantenuto in sedazione per sei giorni, per evitare che si muovesse, affidato alle cure della Terapia Intensiva Neonatale, diretta da Barbara Tomasini. Al momento è ricoverato in Pediatria Neonatale, diretta dal professor Giuseppe Buonocore.
“Questo intervento – conclude Messina – ci rende orgogliosi perché rappresenta un traguardo importante per la salute dei nostri piccoli pazienti e per la sanità toscana, portandoci tra i migliori centri europei di chirurgia pediatrica dove vengono effettuati interventi del genere”.
(Nella foto l’équipe di Chirurgia Pediatrica: Giovanni Di Maggio, Mario Messina e Francesco Molinaro)