SIENA. Si susseguono ancora oggi (1° giugno) gli interventi politici in reazione alla ipotesi di inserimento di un pedaggio sulla Autopalio avanzato dal Governo che dovrebbe così prevederlo in Finanziaria.
Ad intervenire oggi (1° giugno) è il presidente del Consiglio provinciale, Riccardo Burresi che ha scritto una lettera al ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Altero Matteoli per "scongiurare” il pedaggio sulla Siena-Firenze, che rappresenterebbe “un duro colpo per le famiglie, le imprese e le realtà sociali senesi”. “Lavoratori e pendolari che quotidianamente utilizzano l’Autopalio – ha scritto Burresi nella missiva al ministro – saranno gravati da un’ulteriore tassa di circa 700 euro l’anno, mentre per le aziende la cifra toccherà le migliaia di euro. Una piccola impresa con tre automezzi pagherà, ad esempio, un balzello di oltre 2000 euro l’anno. Anche i piccoli borghi e i centri di quell’Italia di mezzo che rappresenta l’eccellenza della qualità della vita nel nostro Paese saranno penalizzati: con trasporti pubblici e ferroviari tagliati e la benzina che aumenta di settimana in settimana, questo nuovo balzello sui trasporti sarà l’ennesimo incentivo a vivere in città e a non spostarsi. In tempi in cui si parla tanto di decentramento, questa nuova tassa incoraggia ancora di più il congestionamento dei grandi centri”. “Riguardo alla Siena-Firenze, peraltro, il cittadini – ha aggiunto Burresi – subiranno il danno oltre la beffa. Ogni giorno la percorro e vivo come tutti i disagi per l’eccesso di traffico pesante, continui rallentamenti, insicurezza causata dalla mancanza di una corsia di emergenza, fondo stradale dissestato. Prima di introdurre pedaggi e balzelli, la priorità è investire risorse pubbliche per adeguare e rendere sicuro il manto stradale. Senza una strada moderna e sicura, Siena è tagliata fuori dal centro della Toscana. Ed essere lontani dal centro della Toscana significa impoverire il tessuto economico, sociale e culturale delle nostra provincia. Con la conseguenza di creare ulteriori ostacoli alla ripresa ed allo sviluppo invece di creare opportunità. Proprio alcune mesi fa la Provincia di Siena ha dimostrato di essere pronta a fare la sua parte, con la firma insieme all’Anas di una convenzione per la progettazione preliminare e definitiva per l’adeguamento dell’Autopalio. L’amministrazione senese ha messo a disposizione un contributo pari a 700mila euro. “Gentile Ministro – ha concluso il presidente del consiglio provinciale di Siena nella lettera inviata a Matteoli – data la Sua vicinanza alla realtà toscana, sono sicuro che non possa rimanere indifferente alle drammatiche ricadute che la scelta del pedaggio sulla Siena-Firenze causerà al nostro territorio. Le chiedo, quindi, di intervenire per poter scongiurare il provvedimento che certamente Siena non merita”.
“È un’assurdità ipotizzare l’introduzione di un pedaggio sulla Siena-Firenze, una strada che, allo stato attuale, è inadeguata per il traffico che la percorre e il cui ammodernamento non è più rinviabile”. Con queste parole Fabio Panci e Carlo Mezzedimi, segretari del Pd di Colle e Poggibonsi, e i capigruppo democratici in consiglio comunale Andrea Ferrini e Mauro Burresi, intervengono sull’adeguamento dell’Autopalio e sull’ipotesi di pedaggio. “La Siena-Firenze – affermano i segretari e i capigruppo valdelsani – è una strada classificata come raccordo autostradale, di competenza Anas e quindi del Governo. Dei 350 milioni di euro necessari all’adeguamento della strada e alla riorganizzazione degli svincoli, sono stati stanziati e inseriti nel piano delle opere Anas solo 20 milioni per il primo stralcio e 83,5 milioni per il secondo, grazie anche alle continue sollecitazioni della Regione Toscana in conferenza Stato-regioni, degli enti locali e dei nostri parlamentari. Al governo e all’Anas spetta ora passare dalle parole ai fatti, individuando le risorse mancanti, circa 250 milioni, per completare il finanziamento dell’intervento. Altrettanto urgente è far partire i cantieri di tutti gli interventi già finanziati. Soltanto concluso tutto l’iter si potrà ragionare su altri scenari come il pedaggio”.
“Il Pd non è contrario a prescindere al pedaggio – continuano i segretari e i capogruppo del Pd valdelsano. – Quello che chiediamo come prima cosa è un ragionamento sulla messa in sicurezza di questa strada, di importanza strategica per i cittadini valdelsani in quanto agevola la mobilità interna, ma anche per le imprese e l’economia di questo territorio. Per superare la crisi abbiamo bisogno anche di infrastrutture moderne e sicure. Poi saremo disponibili a riflettere sulla possibilità di un pedaggio, a condizione che i residenti e le attività interessate siano esenti dai costi e che gli eventuali ricavi siano vincolati e reinvestiti su questa arteria”.
“Il Partito democratico – concludono Panci e Mezzedimi – si è impegnato in questi anni affinché l’Autopalio fosse inserita tra le priorità infrastrutturali della Regione e venisse finanziata completamente. Un impegno che dovrebbe veder convergere anche le forze di centrodestra, chiamate per una volta a dimostrare di non essere succubi di Roma. Ci chiediamo come mai forze politiche che ogni giorno tentano di dipingersi come paladine della gente non si facciano promotrici di una battaglia per le ragioni di questo territorio, chiedendo che siano stanziate le risorse per l’ammodernamento dell’Autopalio prima di prendere in considerazione ipotesi di pedaggi, e quindi di ulteriori costi per i cittadini”.