"Oggi come allora – dice ancora Macchietti – esprimiamo con forza la nostra contrarietà ad ogni forma di pedaggio (e, se necessario, non avremo remore a procedere con nuovi ricorsi) peraltro su strutture stradali quanto mai inadeguate ad una loro percorribilità sicura e funzionale. Si intraprendano, piuttosto, tutte quelle azioni e interventi strutturali indispensabili a migliorare la viabilità, come nel caso della Siena-Firenze per la quale è necessario definire un progetto complessivo di ammodernamento, tale da garantire scorrevolezza del traffico e sicurezza. Un progetto su cui, a seguito del protocollo di intesa stipulato con Anas, la Provincia ha impegnato anche risorse proprie".
"Non di meno è urgente intervenire per il completamento della 2 Mari, e in proposito preoccupa molto – almeno da quanto pubblicato su alcuni giornali – non avere visto questa arteria elencata nelle priorità per le quali il governo ha deciso di sbloccare 19 miliardi. Nelle prossime settimane – conclude l'assessore provinciale – è comunque previsto un incontro con il ministro Matteoli e in quella occasione sarà lui stesso a informarci direttamente sugli interventi che si intendono attuare per la viabilità senese".
Pedaggio, la Provincia pronta a nuovi ricorsi
SIENA. “Si continua a parlare di pedaggi (questa volta elettronici) anche per i raccordi stradali che in maniera diversa interessano il territorio senese. E la Provincia ribadisce il proprio no a tale forma di balzello impropria ed ingiusta”. Questo ribadisce l’assessore provinciale Marco Macchietti che ricorda anche come l’Amministrazione provinciale già agli inizi di agosto depositò un ricorso presso il Tar del Lazio per chiedere la cancellazione definitiva della maggiorazione tariffaria sui raccordi autostradali della Siena–Firenze e della Bettolle–Perugia. All’epoca, infatti, si erano avute le ordinanze del Tar del Lazio e del Piemonte e il decreto del Consiglio di Stato che sospendevano il decreto con il quale il governo aveva disposto l'introduzione del pedaggio sui raccordi e le autostrade gestite dall'Anas, confermando, così, la fondatezza delle proteste di enti locali, pendolari e cittadini. Aveva fatto seguito l’annuncio da parte dell’Anas della sospensione delle maggiorazioni tariffarie, ma la Provincia di Siena formalizzò, appunto, presso gli organi competenti la richiesta di cancellazione definitiva dei pedaggi.