SIENA. Da Paolo Parodi, presidente di Cna Siena, riceviamo e pubblichiamo
"Per ripartire occorrono delle condizioni straordinarie, come straordinaria è la situazione attuale. Serve rigenerare e motivare la voglia di fare impresa e per questo alla politica è richiesto di operare in questa direzione. Questo deve essere fatto a livello locale, regionale e nazionale.
Questa crisi ha messo in evidenza che il settore manifatturiero, è uno dei punti fondamentali per costruire un serio progetto sul futuro di un territorio. Un brano tratto da “Strategie nella globalizzazione” autori Gary P.Pisano e Willy C.Shih; dice: “Uno dei macro errori è stata la convinzione diffusa che in una economia avanzata come gli Stati Uniti non avesse più bisogno della produzione manifatturiera, potendo prosperare unicamente come hub per la progettazione e l’innovazione ad alto valore aggiunto. In realtà, sono relativamente pochi i settori high-tech dove il processo manifatturiero è un fattore irrilevante nello sviluppo di prodotti innovativi, soprattutto se radicalmente nuovi”. Da parte nostra non dobbiamo cadere negli stessi errori e per questo occorre dare un appoggio reale al settore. Dobbiamo agire velocemente sulle azioni prioritarie, non serve più parlare, il tempo sta per scadere.
Credito
Creare forme di concreta agevolazione alle imprese che sviluppano nuove idee, nuovi progetti. Per questo le banche avranno un ruolo importante nella destinazione di risorse, in particolare nel mantenere e accrescere il controllo sulla solidità dell’impresa e sulla concretezza del progetto, in poche parole si chiede di riappropriarsi del proprio ruolo. Un organismo misto tra imprese (associazioni di categoria), istituti di credito, istituti di ricerca avrà il compito di avallare le idee più valide, con l’apporto di enti tipo Fises creati appositamente. Con azioni di coinvolgimento nel capitale e nell’abbassamento dei costi generalizzati. Dobbiamo avere il coraggio di fare delle scelte di fare della selezione.
Formazione & ricerca
E’ un punto strategico. Un manifatturiero che sviluppa prodotti altamente tecnologici, avrà più facilità di entrare sui mercati nazionali ed internazionali. Per questo la formazione generalizzata, l’innalzamento della cultura imprenditoriale, sarà un punto di forza per quei territori che sapranno meglio operare. Il rapporto tra manodopera di basso livello e costo del prodotto deve essere il più contenuto possibile. Deve essere agevolata la formazione all’interno delle aziende, almeno per le azioni personalizzate. Controlli di gestione aziendale al passo con i tempi, internazionalizzazione, certificazioni di qualità, dovranno essere le basi del nuovo modo di fare impresa. I dovuti controlli faranno in modo che i furbi siano tenuti lontani da questo processo di sviluppo. Dobbiamo razionalizzare le poche risorse disponibili, aggregando gli attuali enti formativi per meglio definire l’offerta e mirare alla migliore qualità formativa possibile. Dobbiamo avvicinare la ricerca alle aziende favorire con agevolazioni, spin-off con capitale pubblico e privato, abbiamo visto che le forme fino ad oggi sperimentate non hanno portato veri benefici al territorio.
Infrastrutture
Valgono le stesse regole, favorire le priorità. Dobbiamo estendere la possibilità di utilizzo di una “rete” al passo con i tempi, almeno 100 mega per connessione. Investire sulle strade ad alto scorrimento (vedi la criticità della nostra superstrada Siena-Firenze, ormai vicino al collasso). Investire sulle tratte ferroviarie, per migliorare gli spostamenti di merci e persone. Non è pensabile che per andare da Siena a Firenze ci voglia un’ora e mezzo, quando da Firenze a Bologna si va in mezz’ora. Adeguare il nostro aeroporto alle nuove esigenze del mercato globale, al nuovo turismo al nuovo modo di operare nel commerciale. Il fattore tempo negli spostamenti è sinonimo di successo. I tempi per ognuno di noi, sono sempre più ristretti e gli spostamenti sempre più rapidi, una progettazione non elefantiaca, ma nel pieno rispetto del nostro territorio .
Enti pubblici
Gli enti pubblici saranno uno dei motori di questo nuovo sviluppo, gli investimenti infrastrutturali, lo snellimento delle procedure burocratiche, la riduzione generalizzata dei costi fissi saranno i segnali che la strada intrapresa è quella giusta. Sta alla politica dettare le regole e farle rispettare. Una società che non ha regole e non le rispetta non è una società aperta al mercato e non può attrarre nuovi investitori. Questa nuova fase industriale dove la rete, l’internet, la rapidità delle informazioni, la conoscenza sono le priorità, non aspetta oltre, o sali sul carro della ripresa o rimani indietro. Questo è l’opinione della Cna, del mondo imprenditoriale e come sempre siamo pronti a fare la nostra parte. Questa volta il fattore tempo non è una componente ma il termine decisivo.
"Per ripartire occorrono delle condizioni straordinarie, come straordinaria è la situazione attuale. Serve rigenerare e motivare la voglia di fare impresa e per questo alla politica è richiesto di operare in questa direzione. Questo deve essere fatto a livello locale, regionale e nazionale.
Questa crisi ha messo in evidenza che il settore manifatturiero, è uno dei punti fondamentali per costruire un serio progetto sul futuro di un territorio. Un brano tratto da “Strategie nella globalizzazione” autori Gary P.Pisano e Willy C.Shih; dice: “Uno dei macro errori è stata la convinzione diffusa che in una economia avanzata come gli Stati Uniti non avesse più bisogno della produzione manifatturiera, potendo prosperare unicamente come hub per la progettazione e l’innovazione ad alto valore aggiunto. In realtà, sono relativamente pochi i settori high-tech dove il processo manifatturiero è un fattore irrilevante nello sviluppo di prodotti innovativi, soprattutto se radicalmente nuovi”. Da parte nostra non dobbiamo cadere negli stessi errori e per questo occorre dare un appoggio reale al settore. Dobbiamo agire velocemente sulle azioni prioritarie, non serve più parlare, il tempo sta per scadere.
Credito
Creare forme di concreta agevolazione alle imprese che sviluppano nuove idee, nuovi progetti. Per questo le banche avranno un ruolo importante nella destinazione di risorse, in particolare nel mantenere e accrescere il controllo sulla solidità dell’impresa e sulla concretezza del progetto, in poche parole si chiede di riappropriarsi del proprio ruolo. Un organismo misto tra imprese (associazioni di categoria), istituti di credito, istituti di ricerca avrà il compito di avallare le idee più valide, con l’apporto di enti tipo Fises creati appositamente. Con azioni di coinvolgimento nel capitale e nell’abbassamento dei costi generalizzati. Dobbiamo avere il coraggio di fare delle scelte di fare della selezione.
Formazione & ricerca
E’ un punto strategico. Un manifatturiero che sviluppa prodotti altamente tecnologici, avrà più facilità di entrare sui mercati nazionali ed internazionali. Per questo la formazione generalizzata, l’innalzamento della cultura imprenditoriale, sarà un punto di forza per quei territori che sapranno meglio operare. Il rapporto tra manodopera di basso livello e costo del prodotto deve essere il più contenuto possibile. Deve essere agevolata la formazione all’interno delle aziende, almeno per le azioni personalizzate. Controlli di gestione aziendale al passo con i tempi, internazionalizzazione, certificazioni di qualità, dovranno essere le basi del nuovo modo di fare impresa. I dovuti controlli faranno in modo che i furbi siano tenuti lontani da questo processo di sviluppo. Dobbiamo razionalizzare le poche risorse disponibili, aggregando gli attuali enti formativi per meglio definire l’offerta e mirare alla migliore qualità formativa possibile. Dobbiamo avvicinare la ricerca alle aziende favorire con agevolazioni, spin-off con capitale pubblico e privato, abbiamo visto che le forme fino ad oggi sperimentate non hanno portato veri benefici al territorio.
Infrastrutture
Valgono le stesse regole, favorire le priorità. Dobbiamo estendere la possibilità di utilizzo di una “rete” al passo con i tempi, almeno 100 mega per connessione. Investire sulle strade ad alto scorrimento (vedi la criticità della nostra superstrada Siena-Firenze, ormai vicino al collasso). Investire sulle tratte ferroviarie, per migliorare gli spostamenti di merci e persone. Non è pensabile che per andare da Siena a Firenze ci voglia un’ora e mezzo, quando da Firenze a Bologna si va in mezz’ora. Adeguare il nostro aeroporto alle nuove esigenze del mercato globale, al nuovo turismo al nuovo modo di operare nel commerciale. Il fattore tempo negli spostamenti è sinonimo di successo. I tempi per ognuno di noi, sono sempre più ristretti e gli spostamenti sempre più rapidi, una progettazione non elefantiaca, ma nel pieno rispetto del nostro territorio .
Enti pubblici
Gli enti pubblici saranno uno dei motori di questo nuovo sviluppo, gli investimenti infrastrutturali, lo snellimento delle procedure burocratiche, la riduzione generalizzata dei costi fissi saranno i segnali che la strada intrapresa è quella giusta. Sta alla politica dettare le regole e farle rispettare. Una società che non ha regole e non le rispetta non è una società aperta al mercato e non può attrarre nuovi investitori. Questa nuova fase industriale dove la rete, l’internet, la rapidità delle informazioni, la conoscenza sono le priorità, non aspetta oltre, o sali sul carro della ripresa o rimani indietro. Questo è l’opinione della Cna, del mondo imprenditoriale e come sempre siamo pronti a fare la nostra parte. Questa volta il fattore tempo non è una componente ma il termine decisivo.