SIENA. Ridare centralità all’Arci, ai singoli territori e ai circoli, promuovendo un rinnovamento delle attività e dei gruppi dirigenti e incidendo maggiormente sul tessuto sociale e culturale locale. Sono queste le linee guida emerse dall’assemblea provinciale dell’Arci di Siena che si è svolta nei giorni scorsi al Circolo Arci di Fontebecci all’interno dei percorsi congressuali che interessano l’associazione a livello regionale e nazionale.
L’assemblea si è aperta con un’introduzione di Adriano Scarpelli, membro della presidenza dell’Arci senese, ed è proseguita con la relazione del presidente del Comitato senese, Serenella Pallecchi, prima di lasciare spazio al ricco dibattito che ha coinvolto i componenti dei consigli direttivi dei circoli e delle associazioni presenti all’assemblea. Tra i presenti anche Gianluca Mengozzi, dell’Arci regionale toscano. L’iniziativa si è chiusa con l’approvazione unanime di un ordine del giorno che chiede all’Arci toscano di porre i temi della cultura della legalità e della lotta alla mafia tra le sue priorità, sviluppando una logica di rete e collaborazione con tutti i soggetti coinvolti, rafforzando e ampliando le esperienze e le sinergie messe in atto sino ad oggi.
“Il congresso vero e proprio dell’Arci di Siena – ha detto Serenella Pallecchi – si svolgerà nel prossimo autunno con la discussione sul lavoro svolto in questi anni nella nostra provincia e con il rinnovo dei gruppi dirigenti territoriali, ma vogliamo portare il nostro contributo ai congressi regionale e nazionale guardando alle prospettive politiche e organizzative future, in virtù dei ruoli significativi che hanno i vari comitati territoriali nell’intero sistema Arci. L’Arci rappresenta una realtà importante nella “resistenza quotidiana” di tutti noi; nei nostri luoghi valori come la democrazia, la trasparenza, la promozione dei diritti, la socialità, l’aggregazione, il volontariato, l’impegno civile e sociale sono tradotti in pratiche quotidiane”.
“I Circoli Arci – ha continuato il presidente del Comitato senese – sono stati, per decenni, le più grandi palestre di democrazia mai esistite, luoghi in cui il fare cultura e aggregazione hanno rappresentato l’avanguardia nel nostro Paese. La crisi economica, culturale, valoriale, che stiamo vivendo in questi anni si fa sentire anche nella nostra associazione, sotto tutti gli aspetti. Pertanto, è assolutamente necessario che l’Arci, a tutti i suoi livelli, riprenda in mano la sua centralità culturale, rilanci la sua forza educativa e di aggregazione e che torni a fare politica con determinazione, ponendosi come interlocutore privilegiato delle forze politiche, oltre che antenna sensibile dei diversi territori”.
L’assemblea provinciale dell’Arci di Siena si è chiusa con l’elezione dei delegati senesi che parteciperanno al congresso regionale che si svolgerà a Firenze dal 12 al 14 marzo e al congresso nazionale che si terrà dal 15 al 18 aprile a Chianciano Terme.
L’assemblea si è aperta con un’introduzione di Adriano Scarpelli, membro della presidenza dell’Arci senese, ed è proseguita con la relazione del presidente del Comitato senese, Serenella Pallecchi, prima di lasciare spazio al ricco dibattito che ha coinvolto i componenti dei consigli direttivi dei circoli e delle associazioni presenti all’assemblea. Tra i presenti anche Gianluca Mengozzi, dell’Arci regionale toscano. L’iniziativa si è chiusa con l’approvazione unanime di un ordine del giorno che chiede all’Arci toscano di porre i temi della cultura della legalità e della lotta alla mafia tra le sue priorità, sviluppando una logica di rete e collaborazione con tutti i soggetti coinvolti, rafforzando e ampliando le esperienze e le sinergie messe in atto sino ad oggi.
“Il congresso vero e proprio dell’Arci di Siena – ha detto Serenella Pallecchi – si svolgerà nel prossimo autunno con la discussione sul lavoro svolto in questi anni nella nostra provincia e con il rinnovo dei gruppi dirigenti territoriali, ma vogliamo portare il nostro contributo ai congressi regionale e nazionale guardando alle prospettive politiche e organizzative future, in virtù dei ruoli significativi che hanno i vari comitati territoriali nell’intero sistema Arci. L’Arci rappresenta una realtà importante nella “resistenza quotidiana” di tutti noi; nei nostri luoghi valori come la democrazia, la trasparenza, la promozione dei diritti, la socialità, l’aggregazione, il volontariato, l’impegno civile e sociale sono tradotti in pratiche quotidiane”.
“I Circoli Arci – ha continuato il presidente del Comitato senese – sono stati, per decenni, le più grandi palestre di democrazia mai esistite, luoghi in cui il fare cultura e aggregazione hanno rappresentato l’avanguardia nel nostro Paese. La crisi economica, culturale, valoriale, che stiamo vivendo in questi anni si fa sentire anche nella nostra associazione, sotto tutti gli aspetti. Pertanto, è assolutamente necessario che l’Arci, a tutti i suoi livelli, riprenda in mano la sua centralità culturale, rilanci la sua forza educativa e di aggregazione e che torni a fare politica con determinazione, ponendosi come interlocutore privilegiato delle forze politiche, oltre che antenna sensibile dei diversi territori”.
L’assemblea provinciale dell’Arci di Siena si è chiusa con l’elezione dei delegati senesi che parteciperanno al congresso regionale che si svolgerà a Firenze dal 12 al 14 marzo e al congresso nazionale che si terrà dal 15 al 18 aprile a Chianciano Terme.