La presidente interviene sulla scoperta di case chiuse
“L’Arci provinciale di Siena – continua Pallecchi – è impegnata da molti anni in un progetto che punta ad assicurare alle vittime di tratta degli esseri umani, schiavitù e grave sfruttamento lavorativo e a scopo sessuale, adeguate condizioni di alloggio, vitto, assistenza sanitaria, sostegno psicologico, formazione linguistica e professionale e tutela legale. Si tratta di un lavoro in rete promosso quotidianamente insieme alle forze dell’ordine, alle istituzioni, alle forze sociali e alle altre realtà organizzate del territorio e che vede l’Arci senese come soggetto gestore. Le donne che denunciano la loro condizione di sfruttamento – aggiunge ancora Pallecchi – vengono accolte in un programma di protezione sociale e di assistenza che cerca di favorire il loro recupero e il reinserimento sociale fino al completo raggiungimento dell’autonomia, personale e sociale. Il programma prevede un percorso lungo e molto complesso, dove non mancano ostacoli e paure di ritorsioni da parte delle vittime di sfruttamento”.
“Negli ultimi anni – conclude la presidente dell’Arci provinciale senese – il fenomeno della prostituzione si è spostato dalla strada ai luoghi chiusi e, quindi, è sempre più difficile da individuare. Pertanto, occorrono nuove e più incisive azioni di sensibilizzazione sul tema, insieme a un forte e rinnovato impegno da parte di tutti i soggetti coinvolti, per far sì che queste donne e tante altre siano finalmente libere di vivere la propria vita e di godere pienamente dei loro diritti in quanto persone”.