Sondato un possibile accordo con la catena "Compro oro". Parte la campagna "le fedi alla festa"
SIENA. In barba alla pausa pasquale, nelle stanze del Comune di Siena si stanno vivendo momenti di forte tensione. L’ultimatum della Corte dei Conti sul bilancio in pedita è stata una doccia fredda per i dipendenti dell’ente pubblico come per il Commissario prefettizio intento a tentare di sbiadire il rosso profondo emerso dalle indagini dell’organo di controllo della Toscana. Dopo la proposta-provocazione dei lavoratori comunali che mette in discussione il finanziamento al Palio per coprire altre spese “necessarie”, Laudanna pare abbia passato momenti di vera preoccupazione.
Poi, ci hanno riferito alcune voci interne a Palazzo Pubblico, la solizione. Secondo alcuni senesi vicini al Commissario, sarebbe arrivato sul suo tavolo un dossier davvero scottante. Laudanna non vuole passare alla storia come l’unico amministratore che, in tempo di pace, non ha fatto svolgere la più importante festa senese. Trovare la quadratura del cerchio riguardo i conti della amministrazione comunale di Siena è stato il pensiero fisso dei vertici dell’ente che non possono ignorare i buchi ma neppure permettere l’annullamento delle due carriere: punto fermo per la vita cittadina senese. Tramite contatti che passano attraverso la catena commerciale dei negozi “Compro Oro”, la soluzione pare sia arrivata.
Il CittadinoOnline ha scoperto che appena possibile il Comune di Siena chiederà ai propri dipendenti e relative famiglie, di dare l’oro per la patria. Tradotto, donare alle casse comunale le proprie fedi.
Il conto è presto fatto. I 1400 dipendenti del Comune e delle sue controllate significano 2800 anelli nuziali. Ipotizzando un peso medio di 10 grammi – 18 carati ad anello avremmo disponibile 21 kg d’oro massiccio che al valore attuale fanno la bellezza di 840 mila euro. Ne più ne meno che la somma necessaria per celebrare i due palii.
Con un gioco di parole potremmo dire che Laudanna ha trovato dentro l’uovo di Pasqua come sorpresa un vero e proprio “uovo di Colombo”. Pare che l’idea di una sottoscrizione popolare per salvare il Comune sia giunta proprio durante il classico pranzo pasquale. Nell’occasione, come nella maggior parte delle case italiane, la televisione stava facendo da sottofondo alla riunione familiare. Sul canale “Rai Storia” del digitale terrestre stava andando in onda una replica de “la Storia Siamo Noi” di Gianni Minoli sulla grande depressione e sugli sforzi che gli italiani che stavano facendo per superarla. Dalla “battaglia per il grano” fino alle famose fedi date alla patria.
L’associazione di idee è stata immediata, tanto da far battere un pugno sul tavolo al commissario con tanto di “eureka”. Sono seguite una serie di concitate telefonate con l’ufficio legale, patrimonio e con i sindacati. Per ultimo proprio la catena “Compro Oro”.
L’operazione ha già ricevuto implicitamente l’approvazione di Confcommercio e Federalberghi, che già guardavano con disperazione ad una estate 2013 senza Palio.
NOTA BENE. Chi volesse comunque contribuire può farlo cliccando qui