SIENA. Non si placa la polemica sull'interruzione della diretta del Palio da parte della Rai. Franco Ceccuzzi, deputato del PD, presenterà un'interrogazione a risposta immediata in Commissione cultura e istruzione della Camera dei Deputati – rivolta al ministro dei beni culturali, Sandro Bondi – per conoscere la posizione del Ministero su quanto accaduto e le iniziative che intende assumere per tutelare la trasmissione del Palio da parte della Rai, a partire dalla prossima Carriera del 16 agosto.
“Oscurando la corsa poco prima della mossa valida – afferma Ceccuzzi – la Rai ha gravemente danneggiato l'immagine della Festa, i diritti dei telespettatori e di tutti i contribuenti che, trattandosi di servizio pubblico, hanno sostenuto le spese di un evento che non è andato in onda. Quanto è accaduto rappresenta un fatto di gravità assoluta, dal momento che il Palio è una manifestazione di primaria grandezza e statura culturale, che ha un largo e diffuso seguito popolare nel nostro Paese e anche all’estero e che, pertanto, merita assoluto rispetto da parte servizio pubblico, il cui primo azionista è lo Stato.
Nell’interrogazione che rivolgeremo al ministro Bondi – aggiunge Ceccuzzi – chiederemo perchè il Palio non è andato in onda su un'altra rete quando è sopraggiunta l'ora del Tg2, come è avvenuto altre volte in passato; come sia stato possibile farsi cogliere impreparati dal prolungarsi della mossa soprattutto a luglio, quando la Carriera è prevista a partire dalle ore 19 e 30; quali azioni intende intraprendere il Ministero dei beni culturali nei confronti della Rai per assicurare che non si ripeta, già dal prossimo Palio del 16 agosto, la mutilazione di una manifestazione candidata ad essere riconosciuta patrimonio immateriale dell'umanità da parte dell'Unesco”.
“Oscurando la corsa poco prima della mossa valida – afferma Ceccuzzi – la Rai ha gravemente danneggiato l'immagine della Festa, i diritti dei telespettatori e di tutti i contribuenti che, trattandosi di servizio pubblico, hanno sostenuto le spese di un evento che non è andato in onda. Quanto è accaduto rappresenta un fatto di gravità assoluta, dal momento che il Palio è una manifestazione di primaria grandezza e statura culturale, che ha un largo e diffuso seguito popolare nel nostro Paese e anche all’estero e che, pertanto, merita assoluto rispetto da parte servizio pubblico, il cui primo azionista è lo Stato.
Nell’interrogazione che rivolgeremo al ministro Bondi – aggiunge Ceccuzzi – chiederemo perchè il Palio non è andato in onda su un'altra rete quando è sopraggiunta l'ora del Tg2, come è avvenuto altre volte in passato; come sia stato possibile farsi cogliere impreparati dal prolungarsi della mossa soprattutto a luglio, quando la Carriera è prevista a partire dalle ore 19 e 30; quali azioni intende intraprendere il Ministero dei beni culturali nei confronti della Rai per assicurare che non si ripeta, già dal prossimo Palio del 16 agosto, la mutilazione di una manifestazione candidata ad essere riconosciuta patrimonio immateriale dell'umanità da parte dell'Unesco”.