di Augusto Mattioli
SIENA. Domani (5 luglio) si tirano a sorte le contrade per agosto, ma prima di archiviare la corsa di luglio qualche cosa va detta. Un palio brutto, ci si passi l’espressione, ma non per chi ha vinto sia chiaro. La Tartuca è arrivata prima perché aveva il cavallo più forte ben condotto dal fantino.
Ma quella che a molti senesi non è piaciuta è la lunghezza della mossa che ha provocato anche l’oscuramento della diretta su Rai2 perche incombeva il telegiornale. Un episodio su cui c’è anche un’interrogazione parlamentare del Pd Franco Ceccuzzi. Una lunghezza del tutto inutile. Infatti ha vinto la Tartuca che era la favorita d’obbligo. Una mossa che è il frutto anche di una gestione troppo garantista del mossiere Giorgio Guglielmi che sostiene di voler mettere tutti i fantini nelle stesse condizioni per partire. Idea difficile. I fantini come si è visto anche nello scorso palio fanno come gli pare sia quelli dentro i canapi sia la rincorsa. Anni fa qualcuno è stato lasciato ai canapi eppure le mosse sono state date buone lo stesso. E poi la lunghezza. Una mossa che dura più di un’ora sfianca i cavalli che hanno maggiori rischi di infortunarsi, rende meno lucidi i fantini, innervosisce la piazza, contradaioli e non. :
Ma dietro la lunghezza della mossa ci può essere altro. L’impressione chiara che si è avuta la sera del 2 luglio è che gli addetti al palio delle varie contrade siano sempre più legati a quello che fanno e dicono i fantini, i cui interessi personali o di clan possono essere diversi da quelli delle contrade per cui montano. Forse succedeva anche prima certo ma con maggiore discrezione. Sappiamo tutti che oggi dal punto di vista economico ci sono forti interessi che probabilmente vanno oltre il palio per estendersi alle numerose corse chiamate palii che si disputano nel nostro paese.
Il palio appena corso si porta dietro anche i problemi sulla selezione dei cavalli. L’incidente di Jesael ha provocato la reazione a caldo della Civetta che in un duro comunicato ha criticato sostanzialmente l’impalcatura messa in piedi dal Comune. Una reazione che non può comunque essere archiviata in maniera sbrigativa, perché la considerazioni del Castellare sono davvero molto pesanti.
Infine, un’ ultima considerazione sulla presentazione del masgalano da parte di monsignor Acampa, al centro di una vicenda delicata sulla quale è in corso un processo che lo coinvolge in tribunale. Con la premessa più che doverosa che fin quando un processo non è concluso vige la presunzione di innocenza. Per opportunità – e lo dicono anche a mezza voce molti cattolici – sarebbe stato meglio che il monsignore si fosse astenuto…
SIENA. Domani (5 luglio) si tirano a sorte le contrade per agosto, ma prima di archiviare la corsa di luglio qualche cosa va detta. Un palio brutto, ci si passi l’espressione, ma non per chi ha vinto sia chiaro. La Tartuca è arrivata prima perché aveva il cavallo più forte ben condotto dal fantino.
Ma quella che a molti senesi non è piaciuta è la lunghezza della mossa che ha provocato anche l’oscuramento della diretta su Rai2 perche incombeva il telegiornale. Un episodio su cui c’è anche un’interrogazione parlamentare del Pd Franco Ceccuzzi. Una lunghezza del tutto inutile. Infatti ha vinto la Tartuca che era la favorita d’obbligo. Una mossa che è il frutto anche di una gestione troppo garantista del mossiere Giorgio Guglielmi che sostiene di voler mettere tutti i fantini nelle stesse condizioni per partire. Idea difficile. I fantini come si è visto anche nello scorso palio fanno come gli pare sia quelli dentro i canapi sia la rincorsa. Anni fa qualcuno è stato lasciato ai canapi eppure le mosse sono state date buone lo stesso. E poi la lunghezza. Una mossa che dura più di un’ora sfianca i cavalli che hanno maggiori rischi di infortunarsi, rende meno lucidi i fantini, innervosisce la piazza, contradaioli e non. :
Ma dietro la lunghezza della mossa ci può essere altro. L’impressione chiara che si è avuta la sera del 2 luglio è che gli addetti al palio delle varie contrade siano sempre più legati a quello che fanno e dicono i fantini, i cui interessi personali o di clan possono essere diversi da quelli delle contrade per cui montano. Forse succedeva anche prima certo ma con maggiore discrezione. Sappiamo tutti che oggi dal punto di vista economico ci sono forti interessi che probabilmente vanno oltre il palio per estendersi alle numerose corse chiamate palii che si disputano nel nostro paese.
Il palio appena corso si porta dietro anche i problemi sulla selezione dei cavalli. L’incidente di Jesael ha provocato la reazione a caldo della Civetta che in un duro comunicato ha criticato sostanzialmente l’impalcatura messa in piedi dal Comune. Una reazione che non può comunque essere archiviata in maniera sbrigativa, perché la considerazioni del Castellare sono davvero molto pesanti.
Infine, un’ ultima considerazione sulla presentazione del masgalano da parte di monsignor Acampa, al centro di una vicenda delicata sulla quale è in corso un processo che lo coinvolge in tribunale. Con la premessa più che doverosa che fin quando un processo non è concluso vige la presunzione di innocenza. Per opportunità – e lo dicono anche a mezza voce molti cattolici – sarebbe stato meglio che il monsignore si fosse astenuto…