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MONTALCINO. Dalle prime luci dell’alba, circa 90 carabinieri delle province di Siena, Grosseto, Lucca, Pistoia e Roma con il supporto del 4° Nucleo elicotteri di Pisa e del Nucleo cinofili di San Rossore, hanno dato il via all’operazione “Alì Babà”, eseguendo 5 ordinanze di custodia cautelare in carcere, 2 applicazioni della misura degli arresti domiciliari, 2 misure dell’obbligo di dimora e 25 perquisizioni personali e domiciliari nei confronti di individui residenti nel Grossetano, nella provincia di Pistoia, Lucca e Roma.
Le indagini, coordinate dal procuratore della repubblica di siena Tito Salerno e dal sostituto procuratore Nicola Marini e condotte dal nucleo operativo della Compagnia Carabinieri di Montalcino, sono iniziate alla fine del 2008 a seguito dei furti perpetrati nella provincia di Siena.
La tradizionale attività investigativa ha consentito di individuare i componenti della banda che ben organizzata agiva anche in altre province della Toscana e del Lazio.
I malviventi, che viaggiavano a bordo di auto a noleggio e utilizzavano sofisticate ricetrasmittenti, depositavano il denaro, provento dei furti, in un istituto bancario dello stesso luogo in cui commettevano il furto, facendosi rilasciare anche il bancomat. Monili in oro o altri oggetti preziosi e di valore, invece, presumibilmente venivano venduti a orefici e persone compiacenti.
I provvedimenti emessi dalla magistratura riguardano: Alafleur Angela 30enne, Hudorovich Gabriele 46enne, Alasia Orlando 35enne, Alafleur Pietro 36enne, Zerbini Stellante 37enne, tutti destinatari della misura cautelare in carcere; Alasia Susca 27enne e Alasia Veronica 23enne, la misura degli arresti domiciliari; Alasia Vaiana 36enne e Cavazza Marcello 21enne, l’applicazione dell’obbligo di dimora. Tutti sono risultati pluripregiudicati con precedenti specifici e residenti nel grossetano ad eccezione di Cavazza che risiede nella provincia di Roma. L’identificazione di questi soggetti è stata permessa grazie all’individuazione fotografica da parte delle vittime dei furti e supportata dalle numerose intercettazioni telefoniche.
Le indagini, coordinate dal procuratore della repubblica di siena Tito Salerno e dal sostituto procuratore Nicola Marini e condotte dal nucleo operativo della Compagnia Carabinieri di Montalcino, sono iniziate alla fine del 2008 a seguito dei furti perpetrati nella provincia di Siena.
La tradizionale attività investigativa ha consentito di individuare i componenti della banda che ben organizzata agiva anche in altre province della Toscana e del Lazio.
I malviventi, che viaggiavano a bordo di auto a noleggio e utilizzavano sofisticate ricetrasmittenti, depositavano il denaro, provento dei furti, in un istituto bancario dello stesso luogo in cui commettevano il furto, facendosi rilasciare anche il bancomat. Monili in oro o altri oggetti preziosi e di valore, invece, presumibilmente venivano venduti a orefici e persone compiacenti.
I provvedimenti emessi dalla magistratura riguardano: Alafleur Angela 30enne, Hudorovich Gabriele 46enne, Alasia Orlando 35enne, Alafleur Pietro 36enne, Zerbini Stellante 37enne, tutti destinatari della misura cautelare in carcere; Alasia Susca 27enne e Alasia Veronica 23enne, la misura degli arresti domiciliari; Alasia Vaiana 36enne e Cavazza Marcello 21enne, l’applicazione dell’obbligo di dimora. Tutti sono risultati pluripregiudicati con precedenti specifici e residenti nel grossetano ad eccezione di Cavazza che risiede nella provincia di Roma. L’identificazione di questi soggetti è stata permessa grazie all’individuazione fotografica da parte delle vittime dei furti e supportata dalle numerose intercettazioni telefoniche.