Era davvero il caso di inaugurarlo prima delle elezioni?
di Red
SIENA. Arriva, con la precipitosa inaugurazione del nuovo pronto soccorso, la terza gaffe elettorale consecutiva del centrosinistra locale che puntella con inaugurazioni e iniziative affrettate la campagna mediatica che dovrebbe portare l’ onorevole Ceccuzzi alla poltrona di sindaco, ma che non riesce a imbroccarne una per chiudere l’era mesta di Maurizio Cenni (peraltro criticato aspramente ogni ora che passa sempre più dal candidato espresso dalla vecchia maggioranza e dal suo attuale vicesindaco che rinnova se stesso) vantando un successo indiscutibile: dopo la solenne arrabbiatura della cittadinanza per le nuove scarse viabilità e vivibilità createsi con l’apertura a doppio senso di Via Caduti di Vicobello e prima dell’ attesa inaugurazione della risalita dell’Antiporto priva di accessibilità ai portatori di handicap, nella serata di sabato 16 aprile si è inaugurata la nuova sede del pronto soccorso dell’Ospedale S. Maria alle Scotte, causando il parziale tilt del Pronto Soccorso dell’ospedale di Campostaggia, dove per due ore sono stati spostati i ricoveri. La dedizione del personale nel far partire il nuovo reparto nel migliore dei modi possibili è ben raccontata in altro articolo. Ma i detrattori dell’opposizione hanno avuto gioco facile nel denunciare la volata politica in favore dell’uscente (e prontamente ricandidato al consiglio comunale) dottor Fulvio Bruni.
Ma i problemi all’esterno rimangono. Lunedì mattina e poi martedì la pista esclusiva di accesso dal cancello della portineria non è ancora pronta, diversi vigilantes supplementari (con costo supplementare) controllano il traffico che diventa a senso unico scendendo verso la maternità con auto a fare salti di carreggiata, per poi finire con un pericolosissimo stop per dare precedenza alle ambulanze che, scendendo dal lato destro, devono incrociare per salire sulla rampa del Pronto Soccorso a sinistra. Uno scambio di alta progettualità che inficia tutto il sistema di trasporto, al punto di meritare un controllo costante. Inoltre, per uscire dal Pronto Soccorso, auto e ambulanze devono fare il girotondo dell’Ospedale, per scappare fuori dalla parte dell’Obitorio, che già alle 8.30 ogni mattina è stracolma di autoveicoli parcheggiati lungo la stretta via, causando rallentamenti e ingorghi. Quanto era indispensabile far partire il nuovo Pronto Soccorso se la viabilità relativa non è stata nemmeno sufficientemente studiata, tanto da fare un comunicato il 24 marzo per avvertire che un accordo di programma sarebbe stato eseguito in un secondo tempo? Poi c’è il problema dell’Elisoccorso, che rimane sempre dalla parte opposta del pronto soccorso… Ma questa è un’altra storia. Forse.