
SIENA. Da FILCTEM CGIL riceviamo e pubblichiamo.
Si è concluso ieri sera, dopo 3 ore e mezzo di trattativa, con un mancato accordo, il percorso di confronto fra organizzazione sindacali., RSU e Direzione aziendale, supportato dal tavolo tecnico della Provincia di Siena e durato ben 75 giorni, in merito alla riorganizzazione della rete commerciale Novartis V&D.
Le OO.SS. e la RSU avevano proposto una CIGS di 24 mesi con mobilità volontaria incentivata perchè l’Azienda potesse trovare nel frattempo alternative occupazionali interne per i lavoratori per non disperdere competenze e capacità e al tempo stesso competitività sul mercato nazionale. La FILCTEM CGIL ed i suoi delegati sono infatti fortemente preoccupati delle ultime scelte aziendali, dato che una multinazionale senza un mercato interno è certamente debole di fronte a competitors sempre più agguerriti.
Durante la trattativa le OO.SS. e la RSU si sono rese disponibili a trattare anche una modulazione delle risorse per la mobilità volontaria, ma da parte dell’Azienda si è verificata una totale mancanza di volontà di esplicitare l’ammontare della disponibilità economica a meno che tutti i 24 lavoratori non si fossero resi disponibili ad accettare la mobilità senza conoscerne il corrispettivo economico.
Sindacati e RSU, dopo aver riunito ed informato i lavoratori interessati alla mobilità che stavano presidiando il Palazzo del Governo insieme agli altri colleghi, hanno avuto mandato di non accettare la successiva proposta di mobilità forzata formulata dall’Azienda e di procedere quindi ad un mancato accordo.
Novartis ha quindi comunicato che da lunedì prossimo i lavoratori interessati saranno licenziati.
La FILCTEM CGIL e i delegati RSU CGIL sono davvero preoccupati per l’atteggiamento tenuto da Novartis durante tutto questo percorso, anche perche’ l’Azienda ha dimostrato di non voler mai tener conto delle proposte fatte dalle OO.SS., sfidando continuamente le decisioni, la volonta’ e soprattutto le difficoltà dei lavoratori. Per non parlare di una totale mancanza di clausola sociale che questo territorio meriterebbe, viste le continue disponibiltà concesse a Novartis.
Naturalmente la FILCTEM CGIL sarà disponibile fin da subito a garantire appoggio legale e tecnico ai lavoratori per impugnare i licenziamenti e ringrazia tutti coloro che hanno partecipato allo sciopero di ieri e al presidio sotto la sede della Provincia.
La Cisl
Sulla stessa lunghezza d'onda il responsabile provinciale della Femca Cisl Gian Luca Fè: “Oggi si è consumata una pagina triste delle relazioni sindacali nella nostra Provincia. Il percorso fatto in questi mesi ci ha visti impegnati in ogni modo nel respingere la logica dei licenziamenti; rimane comunque il rammarico di non aver esplorato fino in fondo tutte le possibilità di possibili ricollocazioni e incentivi economici che in questo caso non avrebbero mantenuto il rapporto di lavoro, ma per lo meno avrebbero garantito un’uscita più dignitosa dei lavoratori coinvolti.
La Femca ritiene di aver provato fino in fondo a iniziare una trattativa anche sui numeri e incentivi economici ma ha fatto fede all’impegno preso con i lavoratori interessati e considerando gli stessi come i sovrani dei loro destini, ha rispettato il mandato conferito a maggioranza di andare alla firma di un mancato accordo.
Questa vicenda, per come si è conclusa, determinerà sicuramente delle ripercussioni nelle relazioni sindacali di questa azienda: la Femca Cisl non intende abdicare comunque al suo ruolo di sindacato propositivo e concertativo e ritiene che l’unico modo per migliorare le condizioni dei lavoratori e per dare prospettive ai precari della Novartis, sia quello di impegnarsi fino in fondo alla ricerca di possibili soluzioni e possibilmente fare accordi, che rimane il motivo principale per cui migliaia di lavoratori continuano a sostenerci”.
Si è concluso ieri sera, dopo 3 ore e mezzo di trattativa, con un mancato accordo, il percorso di confronto fra organizzazione sindacali., RSU e Direzione aziendale, supportato dal tavolo tecnico della Provincia di Siena e durato ben 75 giorni, in merito alla riorganizzazione della rete commerciale Novartis V&D.
Le OO.SS. e la RSU avevano proposto una CIGS di 24 mesi con mobilità volontaria incentivata perchè l’Azienda potesse trovare nel frattempo alternative occupazionali interne per i lavoratori per non disperdere competenze e capacità e al tempo stesso competitività sul mercato nazionale. La FILCTEM CGIL ed i suoi delegati sono infatti fortemente preoccupati delle ultime scelte aziendali, dato che una multinazionale senza un mercato interno è certamente debole di fronte a competitors sempre più agguerriti.
Durante la trattativa le OO.SS. e la RSU si sono rese disponibili a trattare anche una modulazione delle risorse per la mobilità volontaria, ma da parte dell’Azienda si è verificata una totale mancanza di volontà di esplicitare l’ammontare della disponibilità economica a meno che tutti i 24 lavoratori non si fossero resi disponibili ad accettare la mobilità senza conoscerne il corrispettivo economico.
Sindacati e RSU, dopo aver riunito ed informato i lavoratori interessati alla mobilità che stavano presidiando il Palazzo del Governo insieme agli altri colleghi, hanno avuto mandato di non accettare la successiva proposta di mobilità forzata formulata dall’Azienda e di procedere quindi ad un mancato accordo.
Novartis ha quindi comunicato che da lunedì prossimo i lavoratori interessati saranno licenziati.
La FILCTEM CGIL e i delegati RSU CGIL sono davvero preoccupati per l’atteggiamento tenuto da Novartis durante tutto questo percorso, anche perche’ l’Azienda ha dimostrato di non voler mai tener conto delle proposte fatte dalle OO.SS., sfidando continuamente le decisioni, la volonta’ e soprattutto le difficoltà dei lavoratori. Per non parlare di una totale mancanza di clausola sociale che questo territorio meriterebbe, viste le continue disponibiltà concesse a Novartis.
Naturalmente la FILCTEM CGIL sarà disponibile fin da subito a garantire appoggio legale e tecnico ai lavoratori per impugnare i licenziamenti e ringrazia tutti coloro che hanno partecipato allo sciopero di ieri e al presidio sotto la sede della Provincia.
La Cisl
Sulla stessa lunghezza d'onda il responsabile provinciale della Femca Cisl Gian Luca Fè: “Oggi si è consumata una pagina triste delle relazioni sindacali nella nostra Provincia. Il percorso fatto in questi mesi ci ha visti impegnati in ogni modo nel respingere la logica dei licenziamenti; rimane comunque il rammarico di non aver esplorato fino in fondo tutte le possibilità di possibili ricollocazioni e incentivi economici che in questo caso non avrebbero mantenuto il rapporto di lavoro, ma per lo meno avrebbero garantito un’uscita più dignitosa dei lavoratori coinvolti.
La Femca ritiene di aver provato fino in fondo a iniziare una trattativa anche sui numeri e incentivi economici ma ha fatto fede all’impegno preso con i lavoratori interessati e considerando gli stessi come i sovrani dei loro destini, ha rispettato il mandato conferito a maggioranza di andare alla firma di un mancato accordo.
Questa vicenda, per come si è conclusa, determinerà sicuramente delle ripercussioni nelle relazioni sindacali di questa azienda: la Femca Cisl non intende abdicare comunque al suo ruolo di sindacato propositivo e concertativo e ritiene che l’unico modo per migliorare le condizioni dei lavoratori e per dare prospettive ai precari della Novartis, sia quello di impegnarsi fino in fondo alla ricerca di possibili soluzioni e possibilmente fare accordi, che rimane il motivo principale per cui migliaia di lavoratori continuano a sostenerci”.