Consultazioni, accordi, nomi nuovi in ballo, ma non si chiude sul presidente della Fondazione
![](https://www.ilcittadinoonline.it/wp-content/uploads/originali/1377605015774.jpg)
SIENA. (a. m.) Iniziata in orario la riunione della Deputazione generale della Fondazione Monte dei Paschi. Si preannuncia una lunga seduta, cui partecipano tutti i deputati con la sola assenza di Daolio che è collegato in videoconferenza. L’accordo deve convergere su un solo nome e non è dato di sapere se le consultazioni di questi giorni e delle ultime ore hanno creato un accordo di massima nella Deputazione. I nomi in ballo sono sempre i soliti (Pizzetti, Gronchi, il giurista Renzo Costi), cui si aggiungono quelli di Marcello Messori della Luiss e di Antonella Mansi di Confindustria. ma non si esclude che ci possa essere un “nome calato dall’alto” per risolvere l’empasse.
Come è noto, è necessario che 11 voti su 14 per eleggere gli amministratori ed il presidente. Per quanto riguarda la Deputazione amministratrice, ci sono sul tavolo una quindicina di curricula sui cui lavorare.
Ai piedi della scalinata sono “accampati” i giornalisti, in attesa di una qualche notizia…
Aggiornamento ore 12,30
Nella questione è intervenuto anche Maurizio Gasparri (PdL), vicepresidente del Senato, che si chiede “Ma con quel che è successo al Monte dei Paschi di Siena non dovrebbero dire qualcosa diverse autorità sull’ennesima lottizzazione rossa in corso sulla Fondazione con consueto scontro tra correnti Pd? Banca d’Italia e Saccomanni non hanno nulla da dire? E il toscano Letta? E anche il Quirinale, giustamente attento alle questioni economiche fondamentali?”. E minaccia: “Ci penseremo noi a presentare il conto. E non riguarderà – annuncia – solo gli esponenti locali. Ci fu chi doveva vigilare e non lo fece in modo adeguato come Alice-nel-paese-delle-meraviglie-Tarantola”.
Aggiornamento delle 16,35
Antonio Paolucci è uscito da poco dalla riunione della Deputazione ed ha riferito che la seduta è stata aggiornata, dopo cinque ore di discussione. Paolucci ha sottolineato che in Vaticano si sono messi d’accordo rapidamente sul nome del nuovo papa, a Siena invece la varie anime del partito-tribù non riescono a trovare l’unità. “Misteri senesi”, ha detto il professore. Claudio Pieri è stato confermato nel ruolo di Provveditore (direttore generale). In carica dal 3 luglio del 2011, il provveditore ha accettato di prorogare il suo impegno a tutto il 31 dicembre di quest’anno. Poi la Fondazione dovrà trovargli un sostituto, dato che Pieri ha fatto sapere di non aver intenzione di continuare a ricoprire l’incarico oltre tale data.La prossima riunione della Deputazione è stata fissata per luendì 2 settembre alle ore 11.
Aggiornamento ore 18
“E’ stata una riunione molto utile per affinare le proposte, ma c’era bisogno ancora di un po’ di tempo. Ora siamo ad un passo dalla conclusione”, ha detto Sergio Betti, al termine della riunione di oggi commentando l’andamento dei lavori. “Il momento é tale che noi vorremmo ci fosse un voto all’unanimità e oggi l’unanimità non ci sarebbe stata anche se penso che per il presidente ci sarebbe stata la maggioranza. Ora siamo a un passo dalla conclusione”. “E’ molto probabile che si arrivi alla presidenza di Franco Pizzetti – ha aggiunto Betti – ma ci dobbiamo arrivare all’unanimità.Oggi sono state presentate due proposte: io ho fatto il nome di Pizzetti, mentre il professor Antonio Paolucci ha fatto il nome di Roberto Barzanti. Per me Pizzetti rimane l’unico candidato, ha le professionalità e i rapporti adeguati. Ma vogliamo un voto unanime”.
Le dichiarazioni di Paolucci sul partito-tribù hanno fatto arrabbiare Vareno Cucini che non le ha mandate a dire. Il rappresentante della Consulta del Volontariato ha replicato ai giudizi critici sulla difficoltà di eleggere il nuovo presidente: “Ci sono una serie di elementi che devono essere approfonditi che attengono alle incompatibilità e residenze, in ragione di questo abbiamo definito di rinviare la discussione a lunedì, quando ci saranno tutti i componenti. Poi c’e’ stato chi ha interpretato queste cose come un segno dell’incivilta’ dei senesi e’ andato via dicendo che siamo il partito tribu’ ma non aveva capito nulla di quello che avevamo fatto all’interno della Fondazione nella giornata di oggi. Dispiace dirlo. E’ un personaggio di grande dignità ma oggi non si e’ comportato assolutamente bene e oggi ha dimostrato di voler assolutamente bene a questa città”.
Nella polemica è entrato anche Niccolò Guicciardini: “Paolucci ha fatto un paragone improprio parlando, in relazione alle nomine della Fondazione, dell’elezione del Papa, la Deputazione generale sta facendo un lavoro importante. La situazione di difficoltà della Fondazione Mps implica attenzione e un lavoro di approfondimento e tutti gli approfondimenti sono necessari per trovare i componenti della deputazione e il presidente. Occorre responsabilità da parte di tutti. E i deputati devono poter lavorare in serenità”.
Come è noto, è necessario che 11 voti su 14 per eleggere gli amministratori ed il presidente. Per quanto riguarda la Deputazione amministratrice, ci sono sul tavolo una quindicina di curricula sui cui lavorare.
Ai piedi della scalinata sono “accampati” i giornalisti, in attesa di una qualche notizia…
Aggiornamento ore 12,30
Nella questione è intervenuto anche Maurizio Gasparri (PdL), vicepresidente del Senato, che si chiede “Ma con quel che è successo al Monte dei Paschi di Siena non dovrebbero dire qualcosa diverse autorità sull’ennesima lottizzazione rossa in corso sulla Fondazione con consueto scontro tra correnti Pd? Banca d’Italia e Saccomanni non hanno nulla da dire? E il toscano Letta? E anche il Quirinale, giustamente attento alle questioni economiche fondamentali?”. E minaccia: “Ci penseremo noi a presentare il conto. E non riguarderà – annuncia – solo gli esponenti locali. Ci fu chi doveva vigilare e non lo fece in modo adeguato come Alice-nel-paese-delle-meraviglie-Tarantola”.
Aggiornamento delle 16,35
Antonio Paolucci è uscito da poco dalla riunione della Deputazione ed ha riferito che la seduta è stata aggiornata, dopo cinque ore di discussione. Paolucci ha sottolineato che in Vaticano si sono messi d’accordo rapidamente sul nome del nuovo papa, a Siena invece la varie anime del partito-tribù non riescono a trovare l’unità. “Misteri senesi”, ha detto il professore. Claudio Pieri è stato confermato nel ruolo di Provveditore (direttore generale). In carica dal 3 luglio del 2011, il provveditore ha accettato di prorogare il suo impegno a tutto il 31 dicembre di quest’anno. Poi la Fondazione dovrà trovargli un sostituto, dato che Pieri ha fatto sapere di non aver intenzione di continuare a ricoprire l’incarico oltre tale data.La prossima riunione della Deputazione è stata fissata per luendì 2 settembre alle ore 11.
Aggiornamento ore 18
“E’ stata una riunione molto utile per affinare le proposte, ma c’era bisogno ancora di un po’ di tempo. Ora siamo ad un passo dalla conclusione”, ha detto Sergio Betti, al termine della riunione di oggi commentando l’andamento dei lavori. “Il momento é tale che noi vorremmo ci fosse un voto all’unanimità e oggi l’unanimità non ci sarebbe stata anche se penso che per il presidente ci sarebbe stata la maggioranza. Ora siamo a un passo dalla conclusione”. “E’ molto probabile che si arrivi alla presidenza di Franco Pizzetti – ha aggiunto Betti – ma ci dobbiamo arrivare all’unanimità.Oggi sono state presentate due proposte: io ho fatto il nome di Pizzetti, mentre il professor Antonio Paolucci ha fatto il nome di Roberto Barzanti. Per me Pizzetti rimane l’unico candidato, ha le professionalità e i rapporti adeguati. Ma vogliamo un voto unanime”.
Le dichiarazioni di Paolucci sul partito-tribù hanno fatto arrabbiare Vareno Cucini che non le ha mandate a dire. Il rappresentante della Consulta del Volontariato ha replicato ai giudizi critici sulla difficoltà di eleggere il nuovo presidente: “Ci sono una serie di elementi che devono essere approfonditi che attengono alle incompatibilità e residenze, in ragione di questo abbiamo definito di rinviare la discussione a lunedì, quando ci saranno tutti i componenti. Poi c’e’ stato chi ha interpretato queste cose come un segno dell’incivilta’ dei senesi e’ andato via dicendo che siamo il partito tribu’ ma non aveva capito nulla di quello che avevamo fatto all’interno della Fondazione nella giornata di oggi. Dispiace dirlo. E’ un personaggio di grande dignità ma oggi non si e’ comportato assolutamente bene e oggi ha dimostrato di voler assolutamente bene a questa città”.
Nella polemica è entrato anche Niccolò Guicciardini: “Paolucci ha fatto un paragone improprio parlando, in relazione alle nomine della Fondazione, dell’elezione del Papa, la Deputazione generale sta facendo un lavoro importante. La situazione di difficoltà della Fondazione Mps implica attenzione e un lavoro di approfondimento e tutti gli approfondimenti sono necessari per trovare i componenti della deputazione e il presidente. Occorre responsabilità da parte di tutti. E i deputati devono poter lavorare in serenità”.
Il comunicato della Fondazione
La Deputazione Generale della Fondazione Mps ha proseguito nella seduta odierna l’approfondimento per l’elezione degli organismi della Fondazione stessa.
La seduta è stata molto proficua consentendo l’esame dei curricula e delineando le figure con le competenze adeguate a ricoprire i vari incarichi. Ciò finalizzato alla composizione di una squadra adatta al governo della Fondazione.
La Deputazione Generale ha quasi definito la composizione dei vari organismi, ma esiste l’esigenza di una verifica su eventuali incompatibilità risultanti dai curricula presentati e solo oggi pervenuti.
La seduta è stata aggiornata a lunedì prossimo, 2 settembre.