SIENA. Ci sono anche scienziati dell'Università di Siena nel gruppo di lavoro che domani (10 settembre), parteciperà alla messa in funzione dell'acceleratore di particelle LHC del Cern di Ginevra, riproducendo i meccanismi del Big Bang. L'esperimento consisterà in collisioni tra particelle di energia altissima, ben diecimila miliardi di volte superiore all'energia dei fotoni emessi da una comune lampadina, nelle quali i fisici cercano di trovare risposta alle domande che da sempre si pongono sulla natura del nostro Universo.
In particolare, il gruppo di studiosi del dipartimento di Fisica dell'Ateneo senese, guidato dal professor Angelo Scribano, in collaborazione con fisici dell'Istituto nazionale di fisica nucleare (INFN) di Pisa, è stato protagonista nelle attività di progettazione, sviluppo, realizzazione e messa in opera di TOTEM, uno degli esperimenti più piccoli, ma fondamentali, che costituiscono il più grande progetto LHC.
TOTEM è un apparato sperimentale di piccole dimensioni che, insieme ad un altro apparato altrettanto piccolo denominato LHCf, a due apparati di dimensioni intermedie (ALICE e LHCb) e ad altri due di dimensioni enormi (CMS e ATLAS), registreranno, come fossero delle enormi e sofisticate macchine fotografiche, i fenomeni che si svilupperanno durante le collisioni ad altissima energia tra i costituenti ultimi della materia prodotte nell'esperimento di domani.
Oltre ai ricercatori dell'Università di Siena e a quelli della sezione INFN di Pisa, sono oltre cento i fisici, gli ingegneri e i tecnici coinvolti nell'esperimento, provenienti dall'Università di Pisa e dalla Scuola Normale Superiore di Pisa, che hanno dato dei contributi significativi a ben tre dei sei apparati sperimentali realizzati.
Il gruppo senese (circa 10 persone tra fisici e tecnici), guidato dal professor Angelo Scribano, insieme ai colleghi provenienti da ogni parte del mondo (circa 90 da nove Università europee e statunitensi), è ora pronto a raccogliere i frutti di tanti anni di lavoro potendo finalmente misurare e capire con l'apparato allestito quei fenomeni che la natura ha tenuto finora gelosamente nascosti poiché essi potranno manifestarsi solo alle altissime energie di LHC.
Laureato in Fisica presso l'Università di Pisa con il professor Carlo Rubbia, Angelo Scribano si è dedicato all'attività di ricerca, tutta sperimentale, nel campo della fisica subnucleare delle alte energie e della fisica astro-particellare. È stato vicepresidente dell'INFN dal 2000 al 2004.
Tra il 2000 e il 2005 è stato prima direttore e poi vicepresidente dell'EGO (European Gravitational Observatory). Attualmente è visiting scientist presso il CERN (Ginevra) e presso il Fermi National Accelerator Lab (Chicago). È professore ordinario di Fisica e direttore del dipartimento di Fisica presso l'Università di Siena.