Le lancette dovranno essere spostate in avanti di un'ora
SIENA. Torna l’ora legale: nella notte tra il 30 e il 31 marzo si spostano le lancette avanti di 1 ora. Gli orologi andaranno aggiornati (dalle ore 2.00 alle ore 3.00), ma alcuni apparecchi elettronici, come i computer, modificano l’orario in automatico. Il cambio dell’ora nella notte ha il motico di arrecare il minor disagio possibile, in particolare per i trasporti. L’ora solare tornerà in vigore domenica 27 ottobre.
Saremo nuovamente chiamati alla modifica dei nostri bioritmi: da settimana prossima ci si dovrà svegliare un’ora prima (dormiremo quindi un’ora in meno a Pasqua), ma le giornate diventeranno più lunghe ed avremo un notevole risparmio energetico nelle ore serali. L’idea di introdurre l’ora legale nasce infatti dal bisogno di ottimizzare l’uso della luce solare al fine di ottenere un risparmio nel consumo di energia. Il concetto alla base è di sfruttare l’allungamento delle giornate anticipando l’inizio della vita produttiva del paese: spostando di un’ora l’orario si riesce ad avere la luce naturale al mattino e si guadagna un’intera ora di luce per la sera, ritardando il consumo di energia elettrica per l’illuminazione. Il nome internazionale dell’ora legale è infatti Daylight Saving Time – DST, letteralmente “tempo per il risparmio della luce”. Tuttavia ci sono pro e contro: chi ama fare sport all’aria aperta, così come le persone serotine (coloro che vanno a letto tardi e si alzano senza alcuna fretta) si adattano prima al cambiamento. Ne risentiranno invece le persone mattiniere, chi soffre d’insonnia e coloro che lavorano nell’ambito dell’intrattenimento che vedranno scemare il pubblico sia in tv che dal vivo. Gli esperti avvertono che con l’introduzione dell’ora legale, andando a modificare il cosiddetto “ritmo circadiano”, ossia il ciclo di 24 ore dei nostri processi biologici, potrebbero insorgere alcuni effetti collaterali. Sbalzi di umore e disturbi del sonno sono abbastanza frequenti e possono portare a problemi di concentrazione, irritazione e, in alcuni casi, depressione.
La definizione internazionale di ora legale è riferita al fuso orario e si definisce come anticipo di 60 minuti rispetto all’UTC (Coordinated Universal Time) nel periodo definito dalla legge. Il fuso orario italiano è UTC + 1 ed aggiungendo l’ora legale abbiamo UTC + 2. Se si viaggia per il mondo è importante conoscere gli orari dei vari paesi, le differenze di fuso orario e la presenza dell’ora legale o solare. L’ora legale non è infatti una pratica adottata da tutti i paesi: viene applicata nelle modalità indicate per l’Italia a tutti i paesi membri della comunità europea. Paesi come Cina, Maldive, India, Thailandia, Tunisia, Zanzibar, Mauritius, Madagascar, Seychelles, Filippine ed Egitto, invece non adottano l’ora legale. Nell’emisfero australe il periodo di applicazione dell’ora legale è invertita rispetto all’emisfero boreale: in Australia l’ora legale parte ad ottobre e finisce a marzo; inoltre non l’applicano i territori di Queensland, Northern Territory e Western Australia. Anche la questione relativa al Brasile è complessa, esso infatti presenta tre differenti fusi orari e non tutte le regioni al suo interno applicano l’ora legale. La Russia ha deciso invece dal 2011 di mantenere per tutto l’anno solo l’ora legale in luogo di quella solare.