Presentato il progetto ed il sito dell'dell
SIENA. Ieri (6 dicembre) in Palazzo Berlinghieri, si è tenuta la prima riunione del Forum dell’Osservatorio Turistico di Destinazione Siena. Ha coinvolto gli stakeholders senesi e ha avuto come principale obiettivo la presentazione del protocollo di intesa proposto dalla Regione Toscana che, di fatto, apre l’attività di concertazione e raccolta dei dati con lo scopo di rendere meno impattante ma anche più competitiva l’offerta turistica regionale.
“Siena intende giocare un ruolo da pioniere nelle azioni in favore della sostenibilità turistica – come ha detto l’assessore al Turismo Donatella Cinelli Colombini tenendo a battesimo l’Osservatorio che rileverà i dati sui 10 indicatori previsti dal progetto. “Si tratta – ha spiegato Teresa Caldarola della Regione Toscana – di indicatori ambientali, sociali, economici e culturali, i cui dati dovranno essere rilevati periodicamente e confrontati con quelli delle altre zone regionali”.
Per spiegare meglio l’iniziativa e promuovere il coinvolgimento degli addetti ai lavori e dei cittadini è stato predisposto un sito con il nome Host – in inglese ospite – ma, in realtà, è una sigla che significa home – l’home page di Internet – dell’Osservatorio di sostenibilità turistica di Siena. Il logo è verde, a indicare l’attenzione ai problemi ambientali e sarà ospitato dal portale del Comune di Siena nella sezione dedicata ai turisti. Oltre alla spiegazione del progetto europeo NecsTour, che riunisce circa 30 regioni e che la Toscana ha interpretato con la creazione degli Osservatori, il sito conterrà le indagini e i dati necessari a mettere a fuoco ognuno dei 10 indicatori.
Come ha spiegato il prof. Giuseppe Segreto di Scienze della comunicazione dell’Università di Siena “la parte virtuale dell’osservatorio si avvarrà di “ning” (pace, in cinese), un social network con caratteristiche di riservatezza al quale potranno accedere tutte le categorie e i soggetti interessati attraverso una password, così da attivare un forum per mezzo del quale contribuire alla realizzazione concreta del progetto”. “Uno strumento all’avanguardia – come ha detto il docente – per una democrazia partecipativa”.
Il primo indicatore, su cui si è concentrata l’attenzione del gruppo di lavoro coordinato dalla Dr. Monica Vanni del Comune di Siena e con la consulenza scientifica della Dr. Sonia Trampetti del CNR di Firenze, è l’identità locale e in modo specifico la gastronomia. Tre le indagini in corso. La prima ha riguardato il confronto fra le ricette tradizionali e la loro trasposizione nella ristorazione. E’ risultata evidente la cura nelle esecuzioni e l’arricchimento dei piatti tipici, ma ha sorpreso la scelta delle ricette che provengono più dalla campagna e meno dalla città. In corso l’esame dei menu di 50 ristoranti da parte di 4 esperti gastronomi per verificare la percentuale di piatti tradizionali rispetto alle ricette italiane, internazionali o creative. Nel corso della riunione sono stati presentati gli esiti dello studio sulla “filiera corta a tavola”, che ha controllato gli ingredienti usati nei ristoranti per preparare quattro piatti della tradizione senese: antipasto di salumi e formaggio, bistecca o tagliata, scottiglia e piatto di dolci senesi. I dati emersi sono molto positivi con una stragrande maggioranza di materie prime senesi o toscane a garanzia della vera tipicità di ciò che arriva in tavola.