Il consigliere regionale Gian Luca Lazzeri (PT):
SIENA. “Fare luce sulle carenze di personale del policlinico Le Scotte dove negli ultimi 30 giorni si sono avuti 17 fra congedi e recessioni dal contratto e sul quale la magistratura ha aperto un fascicolo sulla donna morta sabato notte, alcuni giorni dopo un’operazione chirurgica. L’assessore Marroni deve fermarsi un attimo e riflettere se valga la pena in futuro continuare a sovraccaricare e accentrare l’offerta sanitaria presso strutture d’eccellenza come Le Scotte riconvertendo e smantellando i piccoli ospedali, senza intervenire sulla qualità delle cure”.
È il commento del consigliere regionale del gruppo Più Toscana e membro della IV commissione “Sanità”, Gian Luca Lazzeri, che fa il punto sul personale dell’Aou senese.
«Dal 5 giugno nell’azienda – spiega – si sono avuti 3 pensionamenti, 4 recessioni di contratto e 10 congedi al personale a fronte di assunzioni a tempo determinato e in regime collaborazione coordinata e continuativa libero-professionale. Numeri che, se raffrontati alle volontà della Giunta sulla riorganizzazione del sistema ospedaliero regionale, preoccupano.
La nostra previsione, infatti, è che, dopo l’accordo siglato fra la Giunta Rossi e l’Anaao, che prevede la classificazione degli ospedali toscani, una mole di interventi chirurgici e di cure vengano accentrate presso le tipologie di strutture come Le Scotte rischiando di sovraccaricare la struttura. Nel mirino potrebbe esserci anche l’ospedale di Abbadia San Salvatore per la cui riconversione la Regione con delibera 334 del 6 maggio 2013 ha destinato la somma di 55.555,56 euro».
Per Lazzeri, «in questa maniera, Le Scotte si troverà a fare i conti con un maggior carico di lavoro e minori risorse destinate alla qualità delle cure offerte, mentre dall’altro lato piccoli ospedali che oggi rischiano il depotenziamento. Le conseguenze di un eccesso di accentramento sono facilmente intuibili: dissolvimento del rapporto medico-paziente e scarsi interventi per scongiurare carrellate di risarcimenti o esposti dei familiari dei pazienti come quelli presentati in questi giorni.
Invitiamo, quindi, la Giunta Rossi a trovare il coraggio politico di portare in Consiglio il nuovo modello di sanità distogliendo l’attenzione dai costi del sistema sanitario che oggi sono diventati l’unico strumento di valutazione per costruire una revisione della sistema toscano».