"Sono risorsa indispensabile per una buona amministrazione"
SIENA. In questi giorni è tornato alla ribalta il tema del salario accessorio dei dipendenti comunali con la pubblicazione del Decreto Legge che dovrebbe porre fine al “pasticcio” creato da norme poco chiare e contrastanti. Il Partito Democratico ha sostenuto il lavoro di preparazione del Decreto Legge, portato avanti dall’ANCI nazionale, e sosterrà la sua conversione in Parlamento. Anche i democratici senesi, a partire dal proprio gruppo consiliare, hanno fatto la loro parte, presentando una apposita mozione che il Consiglio Comunale ha approvato all’unanimità al fine di sostenere l’ANCI nell’iter di preparazione
Questo perché il salario accessorio è generalmente un fattore che concorre alla buona gestione di una amministrazione che cerca soluzioni alle esigenze quotidiane di offrire servizi e accudire le comunità. Soluzioni che consentono di ampliare i servizi, e la loro qualità, per i cittadini e per le imprese controllando i costi di gestione. Una buona pratica che non può essere messa in discussione da interpretazioni o tanto meno dalla controversia sorta tra il Comune di Siena ed i dipendenti.
Nell’ambito della questione nazionale si inserisce, a livello locale, lo sciopero della Polizia Municipale di Siena, sul quale risulta doveroso intervenire, anche solo osservando che si tratta del quarto sciopero in pochi mesi rispetto a nessuno indetto negli ultimi 30 anni. Sciopero, quest’ultimo, negato con un ordine di servizio firmato dal Comandante dei Vigili Urbani, a 42 vigili, che si sono visti precettare per garantire il controllo del percorso della corsa ciclistica “Strade Bianche”.
Da un lato la volontà dell’Amministrazione Comunale di garantire lo svolgimento dell’attività programmata. Da l’altro il diritto di scioperare nell’ambito della vertenza con la quale i rappresentanti sindacali di categoria richiedono il riconoscimento economico per prestazioni lavorative straordinarie: sia quelle già prestate nel 2013, che quelle previste nel 2014. Il tutto quantificato in circa 40.000 euro all’anno, da suddividere tra tutti i componenti del corpo di polizia municipale coinvolti in prestazioni come il Palio, le tante manifestazioni sportive e non, e numerosi altri servizi quotidianamente gestiti grazie ad una organizzazione straordinaria del lavoro che viene retribuito solo attraverso il salario accessorio.
Una situazione vertenziale già durata troppo che deve trovare nella responsabilità delle parti una sintesi ed una soluzione. In primo luogo nella responsabilità dell’Amministrazione Comunale perché i lavoratori ma anche la città non rimangano oltre appesi a questa vicenda che alla fine appare perfino paradossale, pensando che a volte si parla di 1,86 euro al giorno di salario accessorio. Ma soprattutto per una ritrovata normalità nell’organizzazione del lavoro della macchina comunale, da tempo ormai in cerca di un assetto, che gli consenta di poter gestire gli uffici ed i rispettivi servizi al cittadino.
Normalità, che passa anche dal rispetto e riconoscimento dei meriti, dell’impegno e della capacità dimostrata ogni giorno, ogniqualvolta si operano scelte premianti di questo o quel dipendente e dalla trasparenza che si mette in ciascuna nomina o selezione effettuata, il cui primo risultato sarebbe quello di accelerare la buona azione amministrativa, in una fase di rilancio in cui Siena e i senesi hanno più bisogno del loro Comune, e delle persone che al suo interno hanno sempre lavorato con amore e dedizione per il bene della città.
Questo perché il salario accessorio è generalmente un fattore che concorre alla buona gestione di una amministrazione che cerca soluzioni alle esigenze quotidiane di offrire servizi e accudire le comunità. Soluzioni che consentono di ampliare i servizi, e la loro qualità, per i cittadini e per le imprese controllando i costi di gestione. Una buona pratica che non può essere messa in discussione da interpretazioni o tanto meno dalla controversia sorta tra il Comune di Siena ed i dipendenti.
Nell’ambito della questione nazionale si inserisce, a livello locale, lo sciopero della Polizia Municipale di Siena, sul quale risulta doveroso intervenire, anche solo osservando che si tratta del quarto sciopero in pochi mesi rispetto a nessuno indetto negli ultimi 30 anni. Sciopero, quest’ultimo, negato con un ordine di servizio firmato dal Comandante dei Vigili Urbani, a 42 vigili, che si sono visti precettare per garantire il controllo del percorso della corsa ciclistica “Strade Bianche”.
Da un lato la volontà dell’Amministrazione Comunale di garantire lo svolgimento dell’attività programmata. Da l’altro il diritto di scioperare nell’ambito della vertenza con la quale i rappresentanti sindacali di categoria richiedono il riconoscimento economico per prestazioni lavorative straordinarie: sia quelle già prestate nel 2013, che quelle previste nel 2014. Il tutto quantificato in circa 40.000 euro all’anno, da suddividere tra tutti i componenti del corpo di polizia municipale coinvolti in prestazioni come il Palio, le tante manifestazioni sportive e non, e numerosi altri servizi quotidianamente gestiti grazie ad una organizzazione straordinaria del lavoro che viene retribuito solo attraverso il salario accessorio.
Una situazione vertenziale già durata troppo che deve trovare nella responsabilità delle parti una sintesi ed una soluzione. In primo luogo nella responsabilità dell’Amministrazione Comunale perché i lavoratori ma anche la città non rimangano oltre appesi a questa vicenda che alla fine appare perfino paradossale, pensando che a volte si parla di 1,86 euro al giorno di salario accessorio. Ma soprattutto per una ritrovata normalità nell’organizzazione del lavoro della macchina comunale, da tempo ormai in cerca di un assetto, che gli consenta di poter gestire gli uffici ed i rispettivi servizi al cittadino.
Normalità, che passa anche dal rispetto e riconoscimento dei meriti, dell’impegno e della capacità dimostrata ogni giorno, ogniqualvolta si operano scelte premianti di questo o quel dipendente e dalla trasparenza che si mette in ciascuna nomina o selezione effettuata, il cui primo risultato sarebbe quello di accelerare la buona azione amministrativa, in una fase di rilancio in cui Siena e i senesi hanno più bisogno del loro Comune, e delle persone che al suo interno hanno sempre lavorato con amore e dedizione per il bene della città.
Alessandro Mugnaioli- segretario Unione comunale Pd Siena