L'azione resa necessaria da due querele: una del Monte e una di Vim
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Su disposizione del magistrato che ha in carico il fascicolo, Aldo Natalini, sarà eseguita una perizia tecnica per capire se il prezzo di vendita degli immobili sia stato congruo ai valori di mercato.
Il fascicolo è un “derivato” dall’indagine iniziata qualche mese fa sulla gara di affidamento della gestione del ritorante Millevini all’interno dell’Enoteca Italiana, in Fortezza. L’informativa dei Carabinieri spiegava in un trentina di pagine tutti i collegamenti emersi nel corso della loro indagine con persone legate alla banca ed al presidente Mussari. L’Arma aveva riscontrato che, nella cessione di alcuni immobili, erano stati favorite alcune persone (il gruppo della birreria) in forza del loro rapporto di amicizia con i vertici dell’istituto. E per questo segnalavano “gravi indizi di infedeltà patrimoniale” in danno della banca. I Carabinieri avevano anche affettuato controlli preliminari sulle vendite effettuate da Vim
Finora la Procura non aveva potuto agire perché mancava una querela di parte, il Monte l’ha presentata ed ora Mussari non è più “improcedibile”, come l’avevano definito all’epoca i Carabinieri.
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