I pm senesi si dichiarano "territorialmente incompetenti"
SIENA. I pm Antonino Nastasi, Aldo Natalini e Giuseppe Grosso si sono dichiarati territorialmente incompetenti nell’inchiesta sull’acquisizione di Antonveneta. Ciò per evitare una socrapposizione con i colleghi di Milano, cui a luglio erano stati trasferiti i fascicoli relativi a Alexandria e Santorini.
La decisione è stata comunicata ai giudici del tribunale del riesame, che dovevano giudicare il ricorso presentato contro la decisione del gip che aveva bloccato il sequestro di 1,8 miliardi a Nomura nell’ambito dell’inchiesta su Antonveneta. “I fascicoli su Alexandria e Santorini sono stati trasferiti a Milano a fine luglio e quindi “era inutile far pronunciare il riesame, abbiamo voluto evitare sovrapposizioni con i colleghi di Milano”, hanno spiegato i tre pm senesi..
Antonino Nastasi, Aldo Natalini e Giuseppe Grosso conservano l’inchiesta sulla cosiddetta ‘banda del 5%’ e altri fascicoli stralcio comunque legati a questo. Il 10 ottobre prossimo è in programma una nuova udienza del processo all’ex presidente Giuseppe Mussari, all’ex dg Antonio Vigni, e all’ex capo area Finanza, Luca Baldassarri, accusati tra l’altro di aver occultato il mandate agreement, il contratto stipulato con Nomura per la ristrutturazione di Alexandria.
La decisione è stata comunicata ai giudici del tribunale del riesame, che dovevano giudicare il ricorso presentato contro la decisione del gip che aveva bloccato il sequestro di 1,8 miliardi a Nomura nell’ambito dell’inchiesta su Antonveneta. “I fascicoli su Alexandria e Santorini sono stati trasferiti a Milano a fine luglio e quindi “era inutile far pronunciare il riesame, abbiamo voluto evitare sovrapposizioni con i colleghi di Milano”, hanno spiegato i tre pm senesi..
Antonino Nastasi, Aldo Natalini e Giuseppe Grosso conservano l’inchiesta sulla cosiddetta ‘banda del 5%’ e altri fascicoli stralcio comunque legati a questo. Il 10 ottobre prossimo è in programma una nuova udienza del processo all’ex presidente Giuseppe Mussari, all’ex dg Antonio Vigni, e all’ex capo area Finanza, Luca Baldassarri, accusati tra l’altro di aver occultato il mandate agreement, il contratto stipulato con Nomura per la ristrutturazione di Alexandria.