ROMA. Il Tar del Lazio esaminerà il 1° luglio il ricorso del Codacons contro Consob, nel quale ha chiesto la sospensione dell’aumento di capitale da 3 miliardi di Banca Mps, in attesa che si concludano gli accertamenti sul prodotto Alexandria. Del decreto del Tar ha dato notizia in una nota lo stesso Codacons. Per quella data il periodo di offerta, tra il 25 maggio e il 12 giugno, sarà terminato.
Nella decisione, il Tar ritiene che di questo ricorso “è utile sia data opportuna notizia nei sensi indicati dal citato art. 94, c.7 d.lgs n. 58/1998”. Il riferimento è all’articolo del Testo unico della finanza che disciplina il prospetto di offerta e prevede che “qualunque fatto nuovo significativo, errore materiale o imprecisione relativi alle informazioni contenute nel prospetto che sia atto ad influire sulla valutazione dei prodotti finanziari e che sopravvenga o sia rilevato tra il momento in cui è approvato il prospetto e quello in cui è definitivamente chiusa l’offerta al pubblico deve essere menzionato in un supplemento del prospetto”.
E’ quindi prevedibile che Mps debba diffondere un supplemento al prospetto, che dovrà esser approvato preventivamente da Consob, in cui dà conto del ricorso del Codacons contro Consob.
Il ricorso è relativo al prospetto con cui la Consob autorizza l’aumento di capitale da 3 miliardi di euro per Mps. L’associazione ha chiesto di sospendere l’autorizzazione concessa dalla Consob, in attesa che siano conclusi gli accertamenti sulle operazioni di bilancio avviate dalla Procura di Milano, e che riguardano la natura dell’operazione sul Btp 2034 alla base della ristrutturazione del prodotto Alexandria fatta con Nomura e al centro dell’indagine. Secondo la procura la compravendita di questi Btp sarebbe stata fittizia e Consob sta facendo su questo verifiche.