Su richiesta di Consob, la banca spiega la remunerazione dell'ad
SIENA. Di seguito il comunicato del Monte dei Paschi sui chiarimenti richiesti da Consob.
Facendo seguito all’informativa resa nella Relazione sulla Remunerazione 2015 le seguenti informazioni sono fornite su richiesta della CONSOB del 13 aprile 2015 ai sensi dell’art. 114 comma 5, del D.L.gs. n.58/1998 (il “T.U.F.”) in merito ai compensi percepiti dall’Amministratore Delegato dott. Viola, con la quale, facendo riferimento all’art. 123 ter T.U.F. e all’art. 84 quater del Regolamento Consob n.11971/99 (“Regolamento Emittenti”), la CONSOB ha chiesto alla Banca Monte dei Paschi di Siena S.p.A. (la “Banca”) di pubblicare la presente integrazione a quanto riportato nella Relazione sulla Remunerazione 2015 pubblicata ex art.123 ter T.U.F., sottoposta all’Assemblea ordinaria degli azionisti della Banca convocata in data 14 aprile 2015 (prima convocazione) e 16 aprile 2015 (seconda convocazione).
In via preliminare, prima di adempiere alla richiesta della Consob, con riferimento alle informazioni richieste, la Banca intende ricordare quanto segue. Relativamente all‘importo di 1,2 milioni di euro, riconosciuto al Dottor Viola nel luglio 2014, ad avvenuto completamento dell’aumento di capitale, si ricorda che lo stesso era previsto nel contesto di un accordo transattivo – inderogabile dal punto di vista giuslavoristico, stante il principio di non riducibilità della retribuzione in via unilaterale – sottoscritto nel novembre 2013 (diffusamente illustrato nella Prima Sezione della Relazione sulla Remunerazione relativa all’esercizio 2014). Tale accordo ha visto la disponibilità del Dott. Viola:
ad accettare una riduzione della remunerazione, imposta dal Directorate-General for Competition della Commissione Europea (“DG Comp”), dai 3,5 milioni di euro (di cui 1,4 milioni di retribuzione fissa e 2,1 milioni di variabile massimo potenziale) previsti nel suo contratto di assunzione ad Euro 500.000;
a rinunciare temporaneamente agli emolumenti per la carica di Amministratore Delegato e per gli ulteriori incarichi;
a rinunciare agli effetti della clausola di durata minima garantita (valorizzata in 3.540.000 euro) parimenti prevista nel contratto di assunzione, e sostituita con un diverso ed inferiore trattamento convenzionale, descritto al par. 5.3.4 della Prima Sezione della Relazione sulla Remunerazione 2015.
Peraltro si ricorda che il ripristino delle condizioni retributive era condizionato, di concerto con DG Comp, al buon esito dell’aumento di capitale; infatti, qualora l’operazione non si fosse conclusa nel mese di dicembre 2014 – e al momento della sottoscrizione dell’accordo transattivo non vi era certezza alcuna in merito al buon esito della operazione (si pensi solo al differimento dell’esecuzione dell’aumento di capitale dal mese di gennaio al mese di maggio), la penalizzazione del Dottor Viola, sia in termini di remunerazione che di effetti sulla posizione previdenziale (considerazione che ha portato altri manager a non accettare l’offerta della Banca di proseguire il rapporto di lavoro in conformità al salary cap imposto da DG Comp ) sarebbe stata significativa, nonostante la corresponsione del bonus transattivo che, peraltro, si ricorda, verrebbe sottratto dal trattamento di severance riservato al Dottor Viola in caso di risoluzione del rapporto di lavoro ad iniziativa aziendale senza giusta causa. Si precisa inoltre che il ripristino della retribuzione del Dr Viola, a seguito della positiva conclusione dell’aumento di capitale, ha visto comunque la riduzione della componente variabile potenziale dal 150% al 100% della parte fissa e che il periodo di corresponsione della stessa è stato prolungato da tre a cinque anni, in conformità alla normativa vigente. Si ricorda infine che Banca d’Italia – come peraltro espressamente confermato nel comunicato stampa del 28 gennaio 2013, richiamato anche nelle considerazioni finali del Governatore nel contesto dell’assemblea ordinaria dei partecipanti il 31 maggio 2013 – ha fattivamente promosso sul finire del 2011 un processo di radicale discontinuità manageriale. Tale impegno ha portato all’assunzione del Dr Viola, dapprima come Direttore Generale a inizio 2012, per poi divenire Amministratore Delegato nel maggio dello stesso anno.
Seguono in dettaglio le precisazioni richieste.
1.Descrizione dettagliata delle voci retributive che compongono il compenso percepito nel 2014 dal Dott. Viola
A precisazione di quanto già indicato nella Prima Sezione della Relazione sulla Remunerazione 2015 (nonché rendicontato nella Tabella 1 della Sezione III del medesimo documento), si rileva che, nel 2014, il Dott. Viola ha percepito un compenso così articolato: (i) 241.500 euro per la carica di Amministratore Delegato e la partecipazione a comitati; (ii) 950.000 euro per il ruolo di Direttore Generale; (iii) benefici non monetari per un valore complessivo di 33.865 euro, di cui 10.520 euro per coperture assicurative (sanitaria, infortuni e long term care) e 23.345 per il benefit auto; (iv) un importo a titolo transattivo di 1.200.000 euro, erogato, ad avvenuto completamento dell’aumento di capitale, come previsto in un accordo transattivo sottoscritto nel 2013, a fronte della disponibilità del Dott. Viola ad accettare, su indicazione della DG Comp, una riduzione della remunerazione (da 3,5 milioni di euro complessivi previsti all’assunzione – di cui 1,4 milioni di retribuzione fissa e 2,1 milioni di variabile massimo potenziale – a 500.000 euro), a rinunciare temporaneamente ai compensi per la carica di Amministratore Delegato e per gli ulteriori incarichi nonché a rinunciare agli effetti rinvenienti da una clausola di durata minima garantita (parimenti prevista nel contratto di assunzione, e sostituita con un diverso ed inferiore trattamento convenzionale, descritto al par. 5.3.4 della Prima Sezione della Relazione sulla Remunerazione 2015; al riguardo del predetto accordo transattivo, si veda altresì quanto già diffusamente illustrato nella Prima Sezione della Relazione sulla Remunerazione relativa all’esercizio 2014, a pag. 13).
I compensi fissi sub (i) e (ii) sono risultati inferiori rispetto a quelli illustrati ab origine nella Prima Sezione della Relazione sulla Remunerazione 2014 in ragione dell’applicazione alla remunerazione del Dott. Viola, per il I semestre dell’anno, del limite complessivo di 500.000 euro imposto dalla DG Comp, e ciò sino al ripristino, nel II semestre dell’anno, del trattamento stabilito ab origine nel contratto individuale del Dott. Viola (ossia, rispettivamente, 400.000 euro, oltre agli emolumenti come amministratore, per la carica di Amministratore Delegato e 1.400.000 euro come remunerazione fissa per il ruolo di Direttore Generale, come riportati nella Relazione sulla Remunerazione relativa all’esercizio 2014).
Le informazioni di cui sopra sono state integrate nella Prima Parte della Terza Sezione della Relazione sulla Remunerazione 2015 (corrispondente alla Seconda Sezione di cui allo schema 7-bis dell’Allegato 3A del Regolamento Emittenti).
2. Valorizzazione numerica, alternativamente del campo “Bonus e altri incentivi” o del campo “Altri compensi” della Tabella 1, con l’indicazione dell’importo di 1,2 milioni di Euro percepito dal Dott. Viola quale importo transattivo nel luglio 2014.
Inoltre, su richiesta della CONSOB, è stata integrata la Tabella 1, di cui alla Sezione III della Relazione sulla Remunerazione 2015 (rubricata “Compensi corrisposti ai Componenti degli Organi di Amministrazione e di Controllo, ai Direttori Generali, ai Vice Direttori Generali e agli altri Dirigenti con responsabilità strategiche”), – ivi allegata sub 1 – riportandovi, nella colonna “Altri compensi”, il predetto importo di 1,2 milioni di euro (v. al riguardo il punto 1. che precede). In tal senso è stato integrato altresì il Prospetto A del medesimo documento (rubricato “Informazioni quantitative sulla remunerazione del ‘personale più rilevante’”) – ivi allegato sub 2.