La richiesta è per danni. Aggiornata l'udienza (aggiornamenti)
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SIENA. Banca Montepaschi ha presentato una richiesta di 30 milioni per danni patrimoniali e non patrimoniali a carico dell’associazione Codacons. Lo si è saputo questa mattina nel corso della seconda udienza nella quale il gup Monica Gaggelli deve decidere se rinviare a giudizio otto persone e Jp Morgan in relazione all’inchiesta sull’acquisizione di Banca Antonveneta da parte di Banca Mps e accettare o meno le richieste di costituzione di parte civile presentate da Bankitalia, Consob, Mps e alcune associazioni di consumatori.
L’avvocato della banca ha presentato un documento di circa cento pagine in cui spiega le motivazioni della richiesta che sarà discussa presso tribunale civile di Roma. Che parte dagli interventi all’assemblea degli azionisti di Banca Mps dello scorso del 28 dicembre citati fatti dal presidente di Codacons Carlo Rienzi e dal consulente l’ingegner Giuseppe Bivona. “Dopo un anno di continui attacchi e ‘accuse strumentali’- si legge nel documento- Codacons ha sostenuto che gli aiuti di stato ricevuti dalla banca sarebbero stati attuati ‘in modo abusivo’ cercando di far credere ai soci e al mercato che l’operazione di aumento di capitale da 3 mld varata da Banca Mps con il placet della commissione europea costituisca in effetti un modo, per lo piu’ surrettizio, per ripararea detti abusi”. Per la banca senese si tratta di “un attacco gravissimo e irresponsabile con finalita’ eccentriche e contrarie agli scopi istituzionali dell’associazione volto a minare alla radice uno snodo vitale con cui l’attuale gestione sta cercando di risollevare le sorti della terza banca d’Italia”. Nel documento si ricordano gli interventi di Codacnos compresa la denuncia per false rappresentazioni contabili. “Ma il vero obiettivo – si sottolinea – sono i Monti bond. Cui prodest?” E non manca anche una di attaccare “il protagonismo di Rienzi” ricordando che ora “la misura è colma”.
Di qui la richiesta al tribunale civile di condannare in solido Codacons, Rienzi e Bivona ad almeno 25 milioni di euro per danni patrimoniali e 5 milioni per quelli non patrimoniali e di altri 520mila euro per spese processuali.
L’avvocato della banca ha presentato un documento di circa cento pagine in cui spiega le motivazioni della richiesta che sarà discussa presso tribunale civile di Roma. Che parte dagli interventi all’assemblea degli azionisti di Banca Mps dello scorso del 28 dicembre citati fatti dal presidente di Codacons Carlo Rienzi e dal consulente l’ingegner Giuseppe Bivona. “Dopo un anno di continui attacchi e ‘accuse strumentali’- si legge nel documento- Codacons ha sostenuto che gli aiuti di stato ricevuti dalla banca sarebbero stati attuati ‘in modo abusivo’ cercando di far credere ai soci e al mercato che l’operazione di aumento di capitale da 3 mld varata da Banca Mps con il placet della commissione europea costituisca in effetti un modo, per lo piu’ surrettizio, per ripararea detti abusi”. Per la banca senese si tratta di “un attacco gravissimo e irresponsabile con finalita’ eccentriche e contrarie agli scopi istituzionali dell’associazione volto a minare alla radice uno snodo vitale con cui l’attuale gestione sta cercando di risollevare le sorti della terza banca d’Italia”. Nel documento si ricordano gli interventi di Codacnos compresa la denuncia per false rappresentazioni contabili. “Ma il vero obiettivo – si sottolinea – sono i Monti bond. Cui prodest?” E non manca anche una di attaccare “il protagonismo di Rienzi” ricordando che ora “la misura è colma”.
Di qui la richiesta al tribunale civile di condannare in solido Codacons, Rienzi e Bivona ad almeno 25 milioni di euro per danni patrimoniali e 5 milioni per quelli non patrimoniali e di altri 520mila euro per spese processuali.
Aggiornamento delle 18,30
Ancora nessun a decisione da parte del Gup Monica Gaggelli sulle richieste di rinvio a giudizio per otto persone fisiche e per la banca d’affari Jp Morgan e quelle di costituzione di parte civile riguardo l’inchiesta sull’acquisizione di Banca Antonveneta da parte di Banca Mps avvenuta nel 2008. L’udienza di oggi, la seconda, è stata tutta dedicata al dibattito sulle richieste di costituzione di parte civile presentate da Consob, Banca d’Italia, Banca Mps e varie associazioni di consumatori. Le prossime udienze sono stata fissate per il 15 e 16 aprile.