Nuovo accordo con pacchetto di iniziative ad hoc per la vitivinicoltura
La convenzione prevede un pacchetto di misure ad hoc a condizioni agevolate, dedicate alle esigenze della filiera vitivinicola in un momento particolare per il mercato che richiede prodotti caratterizzati da sempre maggior qualità e che, quindi, presuppongono innovazione e attenzione crescenti in vigna così come in cantina.
“La vitivinicoltura è uno dei settori cardine del sistema produttivo e dello stile italiano – commenta Giovanni Ametrano, direttore territoriale mercato BMps a Siena – che trova nella Toscana, e nelle Terre di Siena, uno dei suoi centri di eccellenza. Il sostegno a piccoli e grandi viticoltori è da sempre una delle mission di Banca Monte dei Paschi, che storicamente fonda le sue radici proprio nell’agricoltura e nella cura del territorio. Con questo accordo BMps continua a seguire le esigenze delle cantine e dei produttori locali per favorire gli investimenti che creano ricadute positive nell’indotto e fanno crescere le eccellenze”.
La dinamicità degli imprenditori agricoli e vitivinicoli in particolare è fondamentale perché costituisce un presidio di sviluppo economico e di salvaguardia dell’ecosistema oltre a rappresentare un biglietto da visita culturale tra i più appetiti dai consumatori che sanno apprezzare il legame tra prodotti e territorio.
Soddisfazione espressa anche dalle parole di Cino Cinughi de’ Pazzi, presidente del Consorzio Chianti Colli Senesi – “Questo accordo – dice Cinughi – arriva in un momento estremamente delicato del panorama economico di tutto il comparto enologico non solo senese ma anche italiano, venendo a configurarsi come un valido e concreto supporto alle aziende che si trovano dinanzi alla necessità di impiantare o reimpiantare dei nuovi vigneti, sia per ampliare la propria produzione, ma anche per implementarne la qualità, potendo contare inoltre sui preziosi finanziamenti a medio termine per rinnovare le costose attrezzature di campagna e di cantina, importanti costi fissi per ogni azienda agricola.”
Tra le misure previste dall’accordo ci sono, infatti, una linea di finanziamento per impianto e reimpianto di vigneti, una dedicata all’invecchiamento vini, una per l’acquisto di macchine per la lavorazione delle viti (quali cimatrici, spollonatrici, legatrici eccetera) e per l’attrezzatura di cantina (vasi vinari come botti e tini, pompe, filtri, attrezzatura minuta eccetera) e una per l’anticipo di spese di produzione.
Storicamente parlando, le origini del Consorzio Chianti Colli Senesi risalgono alla prima metà del secolo scorso, ma è il 2001 l’anno di ricostituzione ufficiale con il conseguente effettivo ingresso sulla complessa scena della produzione enologica nazionale. La collocazione geografia del Chianti Colli Senesi poi è molto articolata, perché si parla di un complesso “arcipelago di territori” e di produttori grandi e piccoli, che abbraccia le località più belle di tutta la provincia di Siena, a partire da nord, con la zona di San Gimignano, Poggibonsi, Colle Val d’Elsa, Monteriggioni e Castelnuovo Berardenga, giungendo a sud ovest, con il territorio chianino di Sinalunga, Torrita di Siena, Montepulciano, Pienza, Chianciano e Chiusi e infine a sud ovest, con Murlo e Montalcino. Nonostante l’estrema frammentarietà e la varietà dei terroir che lo compongono, la forza di questa denominazione risiede proprio nell’ampia gamma di espressioni che essa riesce a dare e nell’ottimo rapporto qualità/prezzo di questi prodotti, grazie proprio alle differenziazioni insite nella propria struttura territoriale. A fianco di grandi cantine sociali e grandi produttori, che uniscono numeri importanti a commercializzazione globale e professionale, ci sono infatti anche tanti piccoli viticoltori, uniti da valori comuni e da quel requisito di qualità irrinunciabile per la loro stessa sopravvivenza sul mercato.