SIENA. E' stato inaugurato questa mattina (14 giugno) Il borgo "recuperato" di Montarrenti. L’antico castello medievale sarà destinato ad attività di alto profilo ambientale, turistico e sociale. La gestione è stata affidata per i prossimi cinque anni al mondo del volontariato.
"Con oggi – ha detto Silvana Micheli, assessore ai lavori pubblici della Provincia – finisce un percorso importante che ci ha permesso di restituire alla collettività un’opera architettonica di grande pregio e inizia una nuova scommessa che è quella legata alla possibilità di utilizzo da parte della comunità di una struttura funzionale e in grado di rispondere alle esigenze dei cittadini".
La proprietà complessiva, insieme al castello di Palazzo al Piano dell’Amministrazione Provinciale di Siena in seguito al lascito della famiglia Chigi, comprende in tutto 873 ettari di terreno divisi tra bosco ceduo (750 ettari), castagneto da frutto (20 ettari), coltivazione a foraggio (74 ettari), oliveto (12 ettari) e pascolo (14 ettari). Di questa proprietà fa parte anche il castello di Montarrenti, sulla strada Massetana, su cui da poco è stato appunto completato il restauro complessivo dell’antica struttura. Con un investimento complessivo di 1,8 milioni di euro, sono state recuperate le due case torri e il fienile, per la realizzazione di camere, per un totale di 38 posti letto e un’area per la ristorazione. La torre grande che si sviluppa su quattro piani per un totale di 6 camere e 23 posti letto, la torre piccola con 4 camere e 11 posti letto, l’edificio sottostante la torre piccola con la lavanderia, 2 camere e 4 posti letto e il copro centrale (ex fienile) ad uso ristoro. Inizia così la nuova destinazione dell’intero borgo.
Già sede dell’Associazione Astrofili senesi, di fatto, Arci di Siena, l’Associazione Club Alpino Italiano di Siena, la Pubblica Assistenza di Siena, l’Associazione sportiva Le Bollicine Onlus, Legacoop Regionale Toscana Cooperative e Mutue e Confcooperative Siena – le associazioni che hanno sottoscritto l’accordo riunite nell’associazione “Tutti insieme per Montarrenti” – gestiranno l’immobile con finalità formative ed educative su tematiche ambientali, sociali, culturali e di valorizzazione del territorio e delle sue risorse anche agroalimentari.
"Grazie alla disponibilità del terzo settore – ha detto Fiorenza Anatrini, assessore al welfare della Provincia – siamo riusciti a mettere insieme le diverse sensibilità e attività del mondo del volontariato per la creazione di percorsi ambientali, formativi e di turismo social». Tra gli obiettivi anche quello di favorire e incentivare un processo di sviluppo sociale, collaborando attivamente con la maggioranza dei soggetti appartenenti al terzo settore e le scuole della provincia con la realizzazione di attività didattica ambientale e socio culturale, organizzazione di eventi, conferenze, seminari, manifestazioni, corsi sul turismo, ambiente, artigianato, nonché soggiorni improntati al cosiddetto “turismo sociale”".
Il castello, il cui nome compare per la prima volta nel 1156 nell’elenco dei privilegi che la Bolla del Vescovo Galgano conferma alla pieve di Radicondoli, cui apparteneva la cappella dei SS. Lorenzo e Andrea “in Monte Liurenti”, è un caso di studio molto importante in archeologia, rappresentando un passaggio fondamentale per la costruzione del processo di formazione del castello medievale. I lavori realizzati dalla Provincia rientrano nel progetto complessivo del “Parco paesaggistico della Pia”, che prevede anche una attenta segnaletica di itinerari e percorsi guidati all’interno della Montagnola senese.