All'assemblea dell'ordine hanno giurato 62 nuovi dottori
“Dobbiamo considerarci tutti co-protagonisti di un rinascimento sociale, di una ricostruzione di sistema di un paese, l’Italia che riprende ad avere il ruolo che merita e Siena può dare un importante contributo – ha sottolineato Monaco – La professione medica non può, non deve e non vuole tirarsi indietro rispetto a questo e contribuirà a fissare alcuni momenti significativi della politica sanitaria”.
E non solo. Qualità e responsabilità sono rappresentate anche dalla comunicazione e dalla capacità di ascolto “come presidente d’ordine ho ricevutocostantemente i cittadini che avevano qualcosa da segnalare. I cittadini vogliono essere parte integrante e attiva del percorso di cura e che giustamente lo vogliono condividere con il loro medico. La comunicazione con il paziente è un atto medico e tutto quello che distoglie l’attenzione del medico dalla propria missionsarà combattuta dall’Ordine professionale. La burocrazia allontana il medico dal proprio compito, il guardare un computer toglie gli occhi del medico dagli occhi del paziente”.
Molte le novità dell’assemblea dei medici. Per la prima volta l’assemblea è stata aperta da un piccolo concerto con l’orchestra di fiati l’Arcadia Wind Ensamble, che ha sottolineato con le note del Cardellino di Vivaldi, lo scorrere sullo schermo della rassegna stampa. Tra le novità anche quella dell’intervento degli studenti specializzandi che, a fianco dell’ordine, nei mesi scorsi hanno cominciato a scrivere una nuova proposta di legge sul percorso formativo del medico italiano. Il grido dei giovani che vedono un futuro precario è stato accolto anche dal deputato Luigi Dallai, che è intervenuto in assemblea. Quindi il convegno sulla cooperazione internazionale per ricordare quanti siano i medici senesi che vanno all’estero pronti a mettersi al servizio delle popolazioni in difficoltà.
Presente anche il sindaco Bruno Valentini “La sanità rappresenta la voce economica più importante del nostro territorio e ci batteremo perché le nostre strutture ospedaliere abbiamo i giusti investimenti. Nessuno vuole vivere e investire in un paese dove la sanità non funziona, per questo il vostro ruolo è importantissimo”.
Il binomio ordine dei medici e università sembra aver ritrovato il giusto feeling. “Questo consiglio è riuscito a ripristinare un legame solido con l’Ateneo. Sono qui per dirvi che l’Università sta uscendo dal tunnel – ha detto il professor Ranuccio Nuti – presto potranno ripartire i concorsi locali per gli abilitati”.
Tra gli interventi anche quelli dei direttori della Usl 7 e delle Scotte.
“Siete un gruppo coeso che lavorare bene per la sanità di questa città – ha detto Niccolò Pestelli, direttore della Usl 7 di Siena – Insieme a voi vogliamo fare quadrato perché abbiamo intrapreso un percorso di cambiamento e non possiamo permettere che venga interrotto dalle logiche dei vecchi sistemi”.
“Siamo in una fase di rilancio e non di declino – ha ribadito il direttore del policlinico senese, Pierluigi Tosi – e stiamo lavorando per migliorare molti servizi a comunicare dagli ambulatori che sono la presentazione dell’ospedale”.
“Sono parole di speranza e di fiducia quelle che vengono fuori dalla vostra assemblea – ha detto il presidente della provincia Simone Bezzini – in questa fase di riassetto e riordino le Province scompariranno, e Siena dovrà costruire il suo ruolo e conquistare nuovo spazio nelle politiche regionali”.
Consegnati poi 12 Caducei d’oro per i cinquanta anni di professione e 96 Caducei d’Argento per i venticinque anni dalla laurea. Due i Caducei d’Oro consegnate alle più giovani laureate dell’anno: Alessia d’Ignazio e Cristina Grippo. L’assemblea si è conclusa con il giuramento di sessantadue nuovi medici.