L'assessore all'Urbanistica spiega come mai non è stato possibile inserire le osservazioni nel Regolamento Urbanistico
SIENA. La discussione in Consiglio Comunale per approvare il nuovo regolamento urbanistico ha visto in apertura una lunga discussione sulle barriere architettoniche in città e più in generale su quelle che sono le necessità dei nostri concittadini diversamente abili.
Ci sono state parti politiche che hanno criticato la scelta fatta dai nostri uffici di dichiarare non ammissibili alcune osservazione presentate in questo senso.
Mi permetto di dire però che non hanno compreso come il rifiuto ad inserire certe tematiche nel Regolamento Urbanistico non aveva un significato di chiusura ma anzi voleva ricollocare nel giusto contesto le legittime richieste delle associazioni di disabilità.
Per questo è stato utile affrontare queste tematiche in Consiglio Comunale. Abbiamo avuto l’opportunità per riaffermare le vere valutazioni dell’amministrazione e fugare ogni dubbio.
Come bene ha detto il capogruppo della maggioranza, Alessandro Mugnaioli, il Regolamento Urbanistico semplicemente non è lo strumento giusto, ce ne sono altri.
Il sindaco Maurizio Cenni ha riconfermato l’impegno formale a costituire l’Osservatorio e ha ricordato come il Comune in questi anni abbia investito 10 milioni di euro per iniziare l’opera di abbattimento delle barriere di architettoniche.
E’ nostra intenzione creare un rapporto più stretto con la Consulta dell’handicap e con tutte le associazioni. E’ una necessità che anche noi sentiamo, perché in questo settore occorre lavorare a stretto contatto con le persone che ogni giorno si trovano a vivere il disagio e che, più di noi, sanno dove occorre intervenire.
Lavoreremo per costruire un protocollo d’intesa che preveda l’attivazione di un Osservatorio sulle barriere architettoniche. Un nuovo istituto presieduto dal Comune – per confermare il nostro impegno – con dentro i rappresentanti delle associazioni, che abbia i compiti di monitorare le attività in corso per migliorare la fruibilità di Siena e di programmare nuovi interventi.
Questo significa essere pronti ad accogliere suggerimenti sulle priorità, segnalazioni di emergenze, valutare insieme nuovi progetti non solo su ciò che sarà costruito ma anche sulla mobilità e sui regolamenti attuativi delle previsioni urbanistiche.
Mi preme dire che, di fatto, questo tavolo esiste già perché sono numerosi gli incontri che facciamo con le associazioni di disabilità. Manca la sua formalizzazione, un passaggio importante per dare rilevanza e ruolo ai diversamente abili di Siena.
La sfida e l’impegno saranno di armonizzare le previsioni con la loro fattibilità perché i progetti diventino presto risultati reali. In questo senso tutti dovranno dare il proprio contributo, dai tecnici agli amministratori.
Però la sfida è anche infondere una nuova sensibilità, in chi diversamente abile non è, ad avere comportamenti adeguati. Sarà compito di ogni singolo cittadino non occupare con l’auto i posti destinati ai disabili, non utilizzare impropriamente i permessi, non parcheggiare sui marciapiedi o sulle strisce pedonali, tanto per fare degli esempi. Come sarà compito di ogni singolo progettista o costruttore, ogni senese che apre nuove attività commerciali o nuovi uffici, pensare a come intervenire a tutela del diritto alla mobilità dei diversamente abili perché non sarebbe né sufficiente, né corretto affidarsi alla sola attività di controllo dell’amministrazione comunale.
E’ la città, insieme al Comune, che deve considerare collegialmente più e meglio le necessità dei cittadini “diversamente uguali” come ha ben rappresentato l’ultima manifestazione tenuta insieme al Santa Maria della Scala che portava proprio questo nome.
Quindi maggiore vigilanza sulla committenza, sui progettisti, sulla piena attuazione di quanto previsto ma anche maggiore sensibilità e responsabilità da parte di tutti noi. Per questo stiamo pensando anche ad una campagna di sensibilizzazione da progettare insieme alle associazioni nei prossimi mesi.
Concludo con un ringraziamento a tutte le persone, uguali o diversamente uguali, che hanno già iniziato questo percorso e che gratuitamente impiegano una parte del loro tempo per aiutarci ad affrontare nel giusto modo questo tipo di problematiche, particolarmente ostiche in una città dal tessuto urbano come Siena, caratterizzato da un centro storico di impianto medievale e da numerosi dislivelli.
Fabio Minuti
Assessore all’Urbanistica