Crescono le richieste di prestito dei giovani
di Augusto Mattioli
SIENA. E’ stato presentato stamane (10 aprile) il bilancio del Microcredito di solidarietà. Rispetto allo scorso anno sono cresciute le richieste di prestiti da parte di persone sotto i trent’anni. Il dato emerge dal bilancio del 2013 presentato all’assemblea dei soci svoltasi nella sala del consiglio provinciale di Siena.
Un aumento causato “probabilmente – ha spiegato il presidente Mario Marzucchi – delle forti difficoltà dei più giovani nel trovare occupazione. In crescita costante anche gli over 55 a causa di licenziamenti e cassa integrazione e con molto ridotte possibilità di trovare un nuovo lavoro”.
Lo scorso anno il Microcredito di solidarietà, società partecipata al 40% da Mps, per il 15 % dal Comune di Siena e dalla Provincia e per il resto da altri Comuni senesi e da associazioni di volontariato, ha accolto 165 richieste di prestito da parte di imprese e privati per far fronte alle spese per beni o servizi di prima necessità e per l’avvio e lo sviluppo di aziende di piccole dimensioni. Il totale dei finanziamenti erogati è stato di 505.319 euro destinati alle fasce più deboli della popolazione residente nelle province di Siena, Arezzo, Grosseto e Massa Carrara. L’utile è stato di 5522,83 euro. Rispetto agli anni precedenti nel 2013 c’è stato un decremento di richieste di prestiti (meno 6,3%) rispetto al 2012 spiegato con “la sfiducia che si è insinuata nei potenziali clienti – si legge nella relazione del bilancio – temendo di non essere in grado di restituire quanto dovuto”. Le maggiori richieste sono arrivate dagli italiani come accade dal2009 “a conferma dei difficile momento economico del nostro paese”.
“L’anno appena trascorso ha messo a dura prova il nostro territorio – ha commentato Mario Marzucchi, presidente di Microcredito di Solidarietà – confermando la necessità di strumenti alternativi di accesso al credito, al fianco di quelli tradizionali, per le persone in difficoltà e per le microimprese escluse dal sistema bancario. Proprio in questo contesto diventa ancora più importante il forte ruolo svolto dalla nostra società a favore di quei soggetti che avrebbero la necessità di disporre anche solo di poche migliaia di euro per far fronte ad esempio al pagamento di utenze arretrate e che possono dimostrare di poter assolvere, se adeguatamente accompagnate, l’impegno di restituzione. Se si vuole fare microcredito veramente etico – ha proseguito Marzucchi – dobbiamo adottare tassi quasi simbolici (Microcredito di Solidarietà applica il 2%), senza spese di pratica (noi le facciamo gratis), con persone che operino in maniera volontaristica e che, soprattutto, siano disponibili all’ascolto e, una volta concesso il prestito, siano in grado di seguirne il rientro. Vorrei mettere anche in evidenza – conclude il presidente di Microcredito – che dopo sette anni di attività abbiamo erogato prestiti per oltre tre volte il capitale assegnatoci, chiudendo sempre i bilanci in attivo”.