SIENA. Pareva che non dovesse mai arrivare: si minacciava ormai da qualche anno un rallentamento del mercato immobiliare a Siena e nella provincia ma mai si era pensato veramente che fosse possibile per un settore così florido – e così proficuo – un momento di stasi.
Invece la crisi che sta imperversando in questi mesi, alla fine, ha toccato anche il forte "mattone senese". E così, dopo quelli che vengono indicati come "sette anni di crescita continua il 2008 ha coinciso, per Siena e provincia, con il primo vero rallentamento del mercato immobiliare residenziale". Questo secondo i dati forniti da ANCE Toscana, nella pubblicazione Scenari Immobiliari.
Ad influenzare il risultato è stato principalmente il calo significativo delle compravendite nel capoluogo che solo in parte è stato compensato dai risultati ottenuti nel resto del territorio provinciale. Complessivamente le compravendite nel 2008 sono cresciute ad un tasso inferiore all’1 per cento a fronte di incrementi intorno al 4-5 per cento registrati negli ultimi anni.
A Siena città, nei dodici mesi appena trascorsi, si sono scambiate abitazioni per 100mila metri quadrati, una contrazione di 5 punti percentuali rispetto al 2007 che segnano la flessione più marcata degli ultimi anni.
La tenuta del mercato è stata di fatto sostenuta dal discreto andamento nei comuni minori dove si concentra circa l’80 per cento degli scambi su base provinciale e dove l’incremento, nei dodici mesi, è stato del 2,5 per cento.
Importante è la politica di area urbana per uscire dalla crisi.
Dice Francesco La Commare, presidente della Sezione Immobiliare di Confindustria Siena: ”Accogliamo il buon fine della proposta fatta da Cenni riguardo all’istituzione dell’Agenzia degli affitti. Di fatto è importante coinvolgere le giuste professionalità, come per esempio gli Agenti Immobiliari. Siamo disposti dunque – continua La Commare – a partecipare ai tavoli di concertazione, mettendo a disposizione non solo le nostre professionalità quanto anche il patrimonio di informazioni che riceviamo giornalmente nel nostro lavoro di intermediazione”. E conclude “Una corretta politica degli affitti agevolerebbe sicuramente il mercato delle locazioni dando l'opportunità anche a forme di investimento connesse e tornando quindi ad una ripresa del mercato immobiliare”.
Aggiunge Giannetto Marchettini, presidente della Sezione Edili di Confindustria Siena: "Ribadiamo al Sindaco e all'Amministrazione comunale di Siena la piena disponibilità delle imprese edili senesi ad affrontare a 360 gradi il problema della casa. Siamo pronti dunque a ad esaminare tutti i nuovi strumenti da utilizzare. Il problema casa deve essere affrontato prospettando un ventaglio di soluzioni e individuando dei percorsi. Uno di questi potrebbe essere a breve termine, ovvero in modo da anticipare i tempi del Regolamento Urbanistico utilizzando risorse previste dal quadro nazionale e regionale. L'altro, un percorso di medio termine, su cui individuare piani di ampio respiro tra cui l'utilizzo delle perequazioni per favorire la creazione di demanio pubblico di aree a baso costo e la riproposizione di aree peep focalizzate su soluzioni abitative innovative”.
Sempre secondo i dati forniti da ANCE Toscana, la domanda senese si concentra, attualmente, su due tipologie di immobili: da un lato, gli alloggi di taglio piccolo intorno ai 50 metri quadrati ricercati maggiormente dalle giovani coppie con reddito limitato, dall’altro, i bilocali o trilocali di buona qualità. L’offerta di immobili di piccolo taglio è interessata da tassi di assorbimento più elevati più per la scarsità dell’offerta che per reali crescite della domanda. Per contro gli alloggi superiori a 80 metri quadrati registrano tempi di transazioni decisamente più lunghi anche per via della necessità di accedere a mutui bancari per almeno il 70 per cento del valore.