Sul Tribunale Civile il via libera dello Stato è arrivato solo la scorsa settimana
SIENA. Dopo aver letto una ricostruzione parziale della vicenda della nuova sede del Tribunale Civile, l’assessore Paolo Mazzini precisa.
“Vorrei ripercorrere alcuni passaggi fondamentali per tentare di chiarire una volta per tutte alcuni aspetti di questa vicenda che, come Amministrazione Comunale, stiamo seguendo attentamente e da tempo. Le vicissitudini iniziano nel 2012, quando la Legge sull’accorpamento dei tribunali ha stabilito nella nostra provincia l’unificazione del tribunale di Siena con altre due sedi: la sede distaccata e il Giudice di Pace di Poggibonsi e il Tribunale di Montepulciano.
L’edificio del Tribunale di Siena, oberato da un carico eccessivo di uffici, si è dimostrato da tempo insufficiente ed infatti anni fa è stato approntato un progetto di ampliamento, che però ha costi così elevati da renderlo irrealizzabile. Il Comune ha pertanto individuato in accordo con tutti i soggetti interessati e in tempi rapidissimi un ulteriore vicino immobile, di proprietà della Fondazione Accademia Chigiana, da adibire a sede del Tribunale Civile, scartando altre soluzioni rivelatesi impraticabili. Dopo questo risultato è iniziata una complessa procedura burocratica che, nonostante le nostre insistenze, si è conclusa solo la scorsa settimana con il rilascio, da parte del Ministero della Giustizia, del nulla osta al trasferimento degli uffici Giudiziari. Il ritardo accumulatosi è quindi imputabile al fatto che la risposta da parte del Ministero è arrivata solo la scorsa settimana. Inoltre ritengo paradossale che lo Stato scarichi sui Comuni, già in fortissima difficoltà economica per i tagli ai trasferimenti sempre da parte dello Stato, l’onere economico e logistico di una razionalizzazione degli uffici giudiziari. La legge prevede che questi accorpamenti debbano avvenire senza oneri a carico degli enti locali, ma per la comunità senese non è assolutamente così. Saranno le tasse dei contribuenti senesi a pagare i costi di un servizio di interesse nazionale, a disposizione di un’intera provincia. L’obbligo di restituire le spese anticipate dal Comune non viene rispettato dal Governo ed i rimborsi arrivano parzialmente e con enorme ritardo: 120mila euro su 700mila nel 2012, ancora niente per il 2013 e per il 2014. Ci sono Comuni come Lecce che hanno intentato e vinto una causa al TAR per ottenere il rimborso di una funzione che è di competenza esclusiva dello Stato.
Nonostante queste innumerevoli difficoltà – conclude l’assessore – il Comune si è impegnato alacremente per la soluzione del problema, e sta procedendo, per la propria parte, con la maggiore celerità possibile. La Fondazione Accademia Chigiana, controllata da Fondazione MPS e proprietaria dell’immobile, ormai venuta a conoscenza delle condizioni economiche definite dalla lettera del Ministero, sta valutando proprio in queste ore il quadro complessivo dell’operazione per poter dare il via libera definitivo all’investimento necessario per i lavori di adeguamento. Naturalmente continueremo a seguire questa vicenda con estrema attenzione, per arrivare in tempi brevissimi ad una soluzione positiva, salutando comunque con favore la decisione del Governo Renzi di addossare finalmente allo Stato dal prossimo 1 settembre le spese di gestione degli uffici giudiziari, confidando anche nel saldo degli arretrati che gravano sul nostro bilancio”.