POGGIBONSI. La Guardia di Finanza ha scoperto un'altra una maxi evasione fiscale nel settore edilizio.
Le operazioni di servizio, iniziate nell’anno 2008 e concluse nei primi giorni del 2009, hanno permesso alle Fiamme Gialle di Poggibonsi di individuare un “evasore totale” che, oltre a non aver osservato gli obblighi di dichiarazione, ha distrutto tutte le scritture contabili ed occultato i ricavi dell’attività versando i relativi importi su conti correnti non riconducibili all’attività imprenditoriale.
Ma le attività illecite (durate cinque anni) non sono sfuggite alla Finanza che, attraverso le indagini bancarie (estese sull’intero territorio nazionale), ha puntualmente ricostruiti e ricondotti all’attività imprenditoriale i flussi finanziari derivanti dalle prestazioni rese nel corso dei vari anni. La distruzione dei documenti fiscali, con l’idea di impedire la ricostruzione della gestione aziendale, è stata ugualmente vanificata grazie agli estesi controlli incrociati nei confronti dei clienti con i quali la società aveva concluso i vari affari. Sono stati così interrogati non solo i committenti locali ma anche numerose imprese dell’area empolese che si erano rivolti all’azienda della Valdelsa per affidarle i lavori edili di vario natura.
Sono stati così recuperate risorse finanziarie imponibili pari a circa 2 milioni di euro solo ai fini delle Imposte sul reddito, nonché circa 200 mila euro ai fini dell’Iva ed 80 mila euro ai fini IRAP. Per la grave condotta di distruzione della documentazione contabile sono state denunciate all’Autorità Giudiziaria senese 3 persone
Le operazioni di servizio, iniziate nell’anno 2008 e concluse nei primi giorni del 2009, hanno permesso alle Fiamme Gialle di Poggibonsi di individuare un “evasore totale” che, oltre a non aver osservato gli obblighi di dichiarazione, ha distrutto tutte le scritture contabili ed occultato i ricavi dell’attività versando i relativi importi su conti correnti non riconducibili all’attività imprenditoriale.
Ma le attività illecite (durate cinque anni) non sono sfuggite alla Finanza che, attraverso le indagini bancarie (estese sull’intero territorio nazionale), ha puntualmente ricostruiti e ricondotti all’attività imprenditoriale i flussi finanziari derivanti dalle prestazioni rese nel corso dei vari anni. La distruzione dei documenti fiscali, con l’idea di impedire la ricostruzione della gestione aziendale, è stata ugualmente vanificata grazie agli estesi controlli incrociati nei confronti dei clienti con i quali la società aveva concluso i vari affari. Sono stati così interrogati non solo i committenti locali ma anche numerose imprese dell’area empolese che si erano rivolti all’azienda della Valdelsa per affidarle i lavori edili di vario natura.
Sono stati così recuperate risorse finanziarie imponibili pari a circa 2 milioni di euro solo ai fini delle Imposte sul reddito, nonché circa 200 mila euro ai fini dell’Iva ed 80 mila euro ai fini IRAP. Per la grave condotta di distruzione della documentazione contabile sono state denunciate all’Autorità Giudiziaria senese 3 persone