di Augusto Mattioli
SIENA. Siena Futura parte per prima nella lunga corsa delle amministrative.
Con un lungo intervento del suo esponente principale, il vicesindaco Mauro Marzucchi che ha radunato moltissima gente, non solo della sua area politica di riformisti, alla Tuberosa.
Persone che anni fa facevano riferimento al partito socialista.
Un’area presidiata da due gruppi, quella riformista di Marzucchi e quella dei socialisti di Spiros Skiftas che certo non si amano come si è capito da qualche affermazione dello stesso Marzucchi, critico in particolare sulle primarie che secondo il partito socialista servirebbero solo a dividere.
Marzucchi ha spiegato i motivi di una presentazione così anticipata. “Non siamo soddisfatti del dibattito politico in città. Troppo gossip e niente sui problemi di questa città. Noi vogliamo confrontarci con gli altri”.
Il vicesindaco è partito con il suo intervento da un esame della situazione italiana sottolineando la sfiducia diffusa della gente per la politica, la rassegnazione che si avverte. “Noi riformisti crediamo invece nel ruolo del partiti, essenziali per la formazione delle persone”.
Una crisi nazionale alla quale Siena non è estranea. E qui Marzucchi ha ripetuto il concetto già espresso in occasione della presentazione del suo gruppo.
“Il sistema Siena è in crisi da tempo. Parlo di qualcosa che è sotto gli occhi di tutti”. Un sistema che finora ha fatto affidamento in larga parte sui soldi provenienti dalla Fondazione Mps. Che sta tagliando le sue erogazioni. Un dato è indicativo: il Campansi, che nel 2010 ha ottenuto 950 mila euro, subirà una decurtazione del 20%.
Per i futuri amministratori senesi saranno anni da lacrime e sangue è la tesi di Marzucchi. “Ci saranno meno soldi con tagli alla qualità della vita della città”.
Il mondo politico senese, suggerisce il vicesindaco “si dovrà interrogare sul rapporto con i cittadini , confrontarsi con loro. Fare una campagna di ascolto a cinque mesi dalle elezioni non mi pare la strada giusta”.
La strada che Marzucchi intende percorrere è certo quella della coalizione di centro-sinistra oggi in una situazione diversa rispetto a quella di qualche anno fa. Intanto occorre la pari dignità fra le forze politiche, e stabilire come si sta nella coalizione, come si nominano le persone sui secondi livelli, quale programma adottare.
“Per noi importante è la centralità del Comune nel governo della città, così come è importante la trasparenza amministrativa. Inoltre occorre interrompere sul nascere il rapporto tra politica ed affari”.
Marzucchi in sostanza ha indicato dei temi di discussione e di dibattito che spera possano trovare orecchie interessate ad ascoltare le sue idee sul futuro della città all’interno di una coalizione di centro sinistra ancora tutta da costruire.
SIENA. Siena Futura parte per prima nella lunga corsa delle amministrative.
Con un lungo intervento del suo esponente principale, il vicesindaco Mauro Marzucchi che ha radunato moltissima gente, non solo della sua area politica di riformisti, alla Tuberosa.
Persone che anni fa facevano riferimento al partito socialista.
Un’area presidiata da due gruppi, quella riformista di Marzucchi e quella dei socialisti di Spiros Skiftas che certo non si amano come si è capito da qualche affermazione dello stesso Marzucchi, critico in particolare sulle primarie che secondo il partito socialista servirebbero solo a dividere.
Marzucchi ha spiegato i motivi di una presentazione così anticipata. “Non siamo soddisfatti del dibattito politico in città. Troppo gossip e niente sui problemi di questa città. Noi vogliamo confrontarci con gli altri”.
Il vicesindaco è partito con il suo intervento da un esame della situazione italiana sottolineando la sfiducia diffusa della gente per la politica, la rassegnazione che si avverte. “Noi riformisti crediamo invece nel ruolo del partiti, essenziali per la formazione delle persone”.
Una crisi nazionale alla quale Siena non è estranea. E qui Marzucchi ha ripetuto il concetto già espresso in occasione della presentazione del suo gruppo.
“Il sistema Siena è in crisi da tempo. Parlo di qualcosa che è sotto gli occhi di tutti”. Un sistema che finora ha fatto affidamento in larga parte sui soldi provenienti dalla Fondazione Mps. Che sta tagliando le sue erogazioni. Un dato è indicativo: il Campansi, che nel 2010 ha ottenuto 950 mila euro, subirà una decurtazione del 20%.
Per i futuri amministratori senesi saranno anni da lacrime e sangue è la tesi di Marzucchi. “Ci saranno meno soldi con tagli alla qualità della vita della città”.
Il mondo politico senese, suggerisce il vicesindaco “si dovrà interrogare sul rapporto con i cittadini , confrontarsi con loro. Fare una campagna di ascolto a cinque mesi dalle elezioni non mi pare la strada giusta”.
La strada che Marzucchi intende percorrere è certo quella della coalizione di centro-sinistra oggi in una situazione diversa rispetto a quella di qualche anno fa. Intanto occorre la pari dignità fra le forze politiche, e stabilire come si sta nella coalizione, come si nominano le persone sui secondi livelli, quale programma adottare.
“Per noi importante è la centralità del Comune nel governo della città, così come è importante la trasparenza amministrativa. Inoltre occorre interrompere sul nascere il rapporto tra politica ed affari”.
Marzucchi in sostanza ha indicato dei temi di discussione e di dibattito che spera possano trovare orecchie interessate ad ascoltare le sue idee sul futuro della città all’interno di una coalizione di centro sinistra ancora tutta da costruire.