I consiglieri di Forza Italia contrari alla sostituzione dell'infermiere sulle ambulanze
FIRENZE. Il Patto Territoriale firmato dall’Asl 7 di Siena prevedeva l’automedica con soccorritore, ma anche alla luce della sostituzione degli infermieri sui mezzi del 118, la riorganizzazione della rete di emergenza sanitaria territoriale può dirsi non riuscita”. Così i consiglieri regionali di Forza Italia Claudio Marignani e Stefano Mugnai spiegano le ragioni dell’interrogazione presentata in Consiglio regionale della Toscana: ”Il progetto aziendale prevedeva l’eliminazione delle ambulanze medicalizzate e la realizzazione di una rete di automediche (con passaggio ad equipaggio progressivamente formato da medico e soccorritore Blsd) supportato da ambulanza con Blsd e l’utilizzo punti Pet come Punti di Primo Soccorso”. Riflessioni che portano ad amare conclusioni: ”Considerato che con la dotazione sopra citata sembrerebbe eliminata la figura dell’infermiere dai mezzi di soccorso – puntualizzano Marignani e Mugnai – crediamo che ancora una volta a pagare saranno i cittadini”. Critiche all’Asl che nascono da ragioni pratiche: ”Non è in discussione la preparazione di un soccorritore volontario – precisano i consiglieri di Forza Italia – ma è indiscutibile la preparazione professionale di un infermiere”.
“Considerate anche le ricadute che l’eliminazione della figura dell’infermiere potrebbe avere sull’assistenza ai cittadini che vengono soccorsi – aggiungono Marignani e Mugnai – vorremmo fosse chiarita la natura della riorganizzazione e cioè nello specifico se la figura dell’infermiere verrà eliminata e sostituita da un’altra figura non professionale (come ad esempio un volontario)”.
Poi l’attacco all’apparato: “Se la sanità ha necessità di tagli, prima di eliminare il personale socio sanitario sono da verificare i numerosi sprechi, inefficienze dell’apparato burocratico amministrativo”.
“Considerate anche le ricadute che l’eliminazione della figura dell’infermiere potrebbe avere sull’assistenza ai cittadini che vengono soccorsi – aggiungono Marignani e Mugnai – vorremmo fosse chiarita la natura della riorganizzazione e cioè nello specifico se la figura dell’infermiere verrà eliminata e sostituita da un’altra figura non professionale (come ad esempio un volontario)”.
Poi l’attacco all’apparato: “Se la sanità ha necessità di tagli, prima di eliminare il personale socio sanitario sono da verificare i numerosi sprechi, inefficienze dell’apparato burocratico amministrativo”.