di Augusto Mattioli
SIENA. Risponde solo con una espressione di insofferenza a chi le chiede qualcosa sulla copertina del settimanale l’Espresso attualmente in edicola, che ha strillato un titolo (e all’interno un lungo articolo) “Dove volano i furbetti” in riferimento al salvataggio Alitalia. Una domanda che il presidente degli industriali italiani Emma Marcegaglia, (presente nella cordata degli imprenditorio salva alitalia) che a Siena ha partecipato oggi (9 settembre) all’assemblea senese della sua associazione, non gradisce affatto. Di Alitalia, prima di entrare nell’auditorium del Monte dei Paschi di viale Mazzini ha parlato con i giornalisti per dire un gran bene della posizione della Cisl. Che ha capito, con il suo segretario nazionale Raffaele Bonanni, che ''l'alternativa a questa situazione, che viene da lontano, è il fallimento''. Certo, dopo la posizione assunta ieri dai piloti, (che non gradiscono le proposte della nuova compagnia ndr) siamo in ''una fase delicata in cui stanno lavorando i vertici della nuova azienda e i sindacati''.
La presidente degli Industriali ha parlato anche di federalismo fiscale sottolineando “che non si devono però aumentare le tasse e non si deve aumentare la spesa pubblica”; di efficienza della pubblica amministrazione per la cui riforma non servono chiacchere e annunci “ma un piano industriale”; e del salvataggio da parte dello Stato Americano di due società che hanno lavorato, male, sui mutui sub prime, sull’orlo del fallimento.
"Se fosse accaduto – ha spiegato – si sarebbe rischiata una concatenazione di fallimenti che avrebbe avuto un impatto pesantissimo sui risparmio. Certo – ha aggiunto – farlo nel tempio della concorrenza, fa molto effetto”.
Dunque la ricetta è far pagare al pubblico gli errori del privato. Schema seguito da noi in Italia, sulla vicenda Alitalia.
La presidentessa della Confindustria ovviamente ha monopolizzato la giornata. Ma c’è stato anche l’intervento di Luigi Borri, presidente degli industriali senesi secondo cui la nostra provincia con le sue imprese è disponibile a rispondere all'appello della presidente Marcegaglia per la ricostituzione di una cultura ambientale che coniughi il rapporto tra risorse disponibili e sviluppo.
"Siamo pronti a creare un polo manufatturiero sulle energie rinnovabili – ha detto Borri – A suo tempo sposammo l'idea di replicare il progetto del Toscana Life Sciences con un'esperienza analoga, il Toscana Manufacturing Sciences. Ora questa idea dobbiamo concretizzarla e credo che il segmento delle energie rinnovabili sia il più adatto, proprio per la vocazione del nostro territorio''.