SIENA. Gabriello Mancini, presidente della Fondazione Monte dei Paschi, ha partecipato alla riunione di presidenza provinciale di Confesercenti. Lo sviluppo economico del territorio resta un ambito rilevante dell'operato di Fondazione Mps, anche e soprattutto in questo momento difficile. Lo ha ribadito a chiare lettere Gabriello Mancini, presidente della Fondazione senese, intervenendo . “C'è disponibilità a rispondere con attenzione, in linea con il nostro statuto, alle richieste di rilancio della Finanziaria senese di sviluppo. Noi faremo la nostra parte nell’ambito di ciò che la normativa ci consente, pronti ad esaminare le richieste che ci verranno avanzate dalla Fises stessa per rafforzare il capitale. Ne siamo soci attivi, siamo intenzionati ad intervenire – ha detto Mancini -. Se è vero che non dobbiamo avere un ruolo di programmazione, il nostro non può neppure essere quello di un mero bancomat per le istituzioni locali”.
Molte le istanze rappresentante dagli esercenti, introdotte da Graziano Becchetti su problemi di respiro nazionale (“molte piccole imprese chiudono, ma il welfare italiano stenta ancora a prevedere qualcosa in loro aiuto. In questo scenario, l'accesso al Credito secondo Basilea 2 è tutto da rivedere”) e di Valter Fucecchi su necessità strettamente locali: “I 61mila posti letto del nostro turismo invocano iniziative efficaci, più commercializzazione, uso razionale delle risorse pubbliche – ha detto il direttore di Confesercenti – anche il commercio, il turismo e il terziario in genere devono poter beneficiare delle innovazioni di sistema”.
Temi riconosciuti nelle repliche del presidente di Fondazione Mps: “in prospettiva, è probabile che sosterremo meno eventi, ma più capaci di attrarre attenzione sul nostro territorio – ha risposto Mancini – e sulla promozione siamo disponibili a incoraggiare progetti che replichino anche modelli seguiti altrove, se efficaci”.
Buona parte della discussione ha riguardato le infrastrutture: “il potenziamento delle ferrovie senesi è tutt'ora nel documento programmatico, ed il nodo di Chiusi è oggi più che mai strategico. Si tratta però di vedere le volontà di Trenitalia”, ha aggiunto Mancini, esprimendo anche la possibilità di rafforzamenti agli enti locali per gli interventi sui centri commerciali naturali.
Sottolineata anche la volontà di incrementare ulteriormente il fondo di stabilizzazione delle erogazioni, in prospettiva di anni difficili; In chiusura, Gabriello Mancini ha ribadito la totale infondatezza circa recenti voci di dismissione di quote della Banca Mps, per la quale ha ribadito la condivisione delle strategie di crescita seguite negli ultimi dodici mesi.
Molte le istanze rappresentante dagli esercenti, introdotte da Graziano Becchetti su problemi di respiro nazionale (“molte piccole imprese chiudono, ma il welfare italiano stenta ancora a prevedere qualcosa in loro aiuto. In questo scenario, l'accesso al Credito secondo Basilea 2 è tutto da rivedere”) e di Valter Fucecchi su necessità strettamente locali: “I 61mila posti letto del nostro turismo invocano iniziative efficaci, più commercializzazione, uso razionale delle risorse pubbliche – ha detto il direttore di Confesercenti – anche il commercio, il turismo e il terziario in genere devono poter beneficiare delle innovazioni di sistema”.
Temi riconosciuti nelle repliche del presidente di Fondazione Mps: “in prospettiva, è probabile che sosterremo meno eventi, ma più capaci di attrarre attenzione sul nostro territorio – ha risposto Mancini – e sulla promozione siamo disponibili a incoraggiare progetti che replichino anche modelli seguiti altrove, se efficaci”.
Buona parte della discussione ha riguardato le infrastrutture: “il potenziamento delle ferrovie senesi è tutt'ora nel documento programmatico, ed il nodo di Chiusi è oggi più che mai strategico. Si tratta però di vedere le volontà di Trenitalia”, ha aggiunto Mancini, esprimendo anche la possibilità di rafforzamenti agli enti locali per gli interventi sui centri commerciali naturali.
Sottolineata anche la volontà di incrementare ulteriormente il fondo di stabilizzazione delle erogazioni, in prospettiva di anni difficili; In chiusura, Gabriello Mancini ha ribadito la totale infondatezza circa recenti voci di dismissione di quote della Banca Mps, per la quale ha ribadito la condivisione delle strategie di crescita seguite negli ultimi dodici mesi.