SIENA. Sarà aggiornato il documento programmatico della Fondazione Montepaschi alla luce dell’attuale situazione economica che potrebbe avere effetti, nei prossimi anni, sulla distribuzione delle risorse annuali. Lo ha detto questa mattina il presidente Gabriello Mancini, intervenendo alla riunione del consiglio provinciale che tra i punti in discussione aveva il documento di indirizzo presentato dalla Fondazione Monte dei Paschi di Siena, in relazione alla valutazione delle richieste di erogazione delle risorse.
Per discutere delle nuove linee del documento programmatico lunedì prossimo si terrà la riunione della deputazione generale, che ha un ruolo di indirizzo e programmazione delle attività della fondazione, l’individuazione delle priorità e la verifica dei risultati ottenuti. Mancini ha ricordato che gli obiettivi della Fondazione sono il rafforzamento del patrimonio e il mantenimento della stabilità delle erogazioni. Il primo è sempre valido il secondo “lo era – ha puntualizzato -. ma resta comunque un obiettivo di fondo ma che oggi non è possibile“. Per cui, in sede di riunione della deputazione generale, verranno discusse ipotesi diverse riguardo le erogazioni.
”Nessun allarme- ha però precisato Mancini- ma una riflessione sulle modalità di erogazione delle nostre risorse. Un tema che non riguarderà l’attuale mandato”. Sicuramente quello prossimo che probabilmente vedrà ancora impegnato Mancini alla presidenza della Fondazione. In ogni caso, la Fondazione starà molto più attenta ad allargare i cordoni della propria borsa facendo scelte mirate e molto attente.
Stamani dopo avere ascoltato Mancini, il consiglio ha votato all’unanimità un documento sulla Fondazione nel quale si esprime “il proprio apprezzamento” per la decisione di un bando straordinario in risposta alla crisi. E puntualizza, riguardo al bando ordinario, che le linee che potranno caratterizzarlo “debbano tenere conto della crisi economica e sociale. Nella presentazione dei progetti – si aggiunge – e nella loro valutazione, pare opportuno che, rispetto alle erogazioni precedenti, sia ulteriormente accentuata l’attenzione agli investimenti e ad interventi già attivati e da attivare, capaci di prospettare nuove opportunità di sviluppo, di occupazione, di tutela sociale”. Infine tra gli altri suggerimenti il documento sottolinea che “debbano essere affinati i percorsi che riducono i tempi tra erogazione delle risorse e l’effettiva attivazione della spesa. Così come ulteriormente rafforzati gli strumenti di verifica e di controllo sull’impiego delle risorse allo scopo di monitorare gli effetti e si possano concordemente retrocedere con maggiore rapidità risorse non spese per progetti immediamente cantierabili”.
Per discutere delle nuove linee del documento programmatico lunedì prossimo si terrà la riunione della deputazione generale, che ha un ruolo di indirizzo e programmazione delle attività della fondazione, l’individuazione delle priorità e la verifica dei risultati ottenuti. Mancini ha ricordato che gli obiettivi della Fondazione sono il rafforzamento del patrimonio e il mantenimento della stabilità delle erogazioni. Il primo è sempre valido il secondo “lo era – ha puntualizzato -. ma resta comunque un obiettivo di fondo ma che oggi non è possibile“. Per cui, in sede di riunione della deputazione generale, verranno discusse ipotesi diverse riguardo le erogazioni.
”Nessun allarme- ha però precisato Mancini- ma una riflessione sulle modalità di erogazione delle nostre risorse. Un tema che non riguarderà l’attuale mandato”. Sicuramente quello prossimo che probabilmente vedrà ancora impegnato Mancini alla presidenza della Fondazione. In ogni caso, la Fondazione starà molto più attenta ad allargare i cordoni della propria borsa facendo scelte mirate e molto attente.
Stamani dopo avere ascoltato Mancini, il consiglio ha votato all’unanimità un documento sulla Fondazione nel quale si esprime “il proprio apprezzamento” per la decisione di un bando straordinario in risposta alla crisi. E puntualizza, riguardo al bando ordinario, che le linee che potranno caratterizzarlo “debbano tenere conto della crisi economica e sociale. Nella presentazione dei progetti – si aggiunge – e nella loro valutazione, pare opportuno che, rispetto alle erogazioni precedenti, sia ulteriormente accentuata l’attenzione agli investimenti e ad interventi già attivati e da attivare, capaci di prospettare nuove opportunità di sviluppo, di occupazione, di tutela sociale”. Infine tra gli altri suggerimenti il documento sottolinea che “debbano essere affinati i percorsi che riducono i tempi tra erogazione delle risorse e l’effettiva attivazione della spesa. Così come ulteriormente rafforzati gli strumenti di verifica e di controllo sull’impiego delle risorse allo scopo di monitorare gli effetti e si possano concordemente retrocedere con maggiore rapidità risorse non spese per progetti immediamente cantierabili”.