"Nomina illegittima? La Regione verifichi i requisiti del dott. Centini"
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FIRENZE. Dopo la nomina dell’allora Direttore Generale Morello (Del. 366/2011), il dott. Giacomo Centini è stato confermato direttore amministrativo dell’azienda ospedaliera universitaria Le Scotte di Siena dall’attuale Direttore generale Tosi e tornano a levarsi i dubbi sulla sussistenza dei requisiti di legge. A puntare il dito contro la nomina “eccellente” sono i sei Consiglieri regionali del NCD che con un’interrogazione urgente – primo firmatario il Presidente Alberto Magnolfi – evidenziano dubbi di legittimità.
“Qualcosa di chiaro c’é in questa vicenda – attaccano Magnolfi, Benedetti, Gambetta Vianna, Taradash, Agresti e Lazzeri. La normativa nazionale (DLgs. N. 502/1992 – art. 3) chiarisce in modo inequivocabile come il direttore amministrativo di una Asl debba essere «laureato in discipline giuridiche o economiche che non abbia compiuto il sessantacinquesimo anno di età e che abbia svolto per almeno cinque anni una qualificata attività di direzione tecnica o amministrativa in enti o strutture sanitarie pubbliche o private di media o grande dimensione». Requisiti che, dal curriculum reperibile sul sito dell’azienda sanitaria senese, il dott. Centini sembra proprio non possedere. Nel curriculum – decisamente sui generis – manca, infatti, qualsiasi riferimento temporale sia all’età, sia alla durata degli incarichi professionali ricoperti dal dott. Centini.A ciò deve aggiungersi che il rapporto di lavoro con una “società di consulenza strategica” non pare potersi inserire tra le “strutture sanitarie pubbliche o private di medie o grandi dimensioni”,
Questa imbarazzante situazione – fanno rilevare i Consiglieri NCD Magnolfi, Benedetti, Gambetta Vianna, Taradash, Agresti e Lazzeri – non può rimanere senza risposta esauriente da parte del Presidente Rossi e dell’Assessore Marroni. La Giunta regionale, che si fa paladina un giorno sì e l’altro pure della trasparenza, deve – una volta per tutte – chiarire se il dott. Centini ha i requisiti di legge. Ogni ulteriore silenzio getterebbe nuove ombre su una questione già di per sé imbarazzante.”
“Qualcosa di chiaro c’é in questa vicenda – attaccano Magnolfi, Benedetti, Gambetta Vianna, Taradash, Agresti e Lazzeri. La normativa nazionale (DLgs. N. 502/1992 – art. 3) chiarisce in modo inequivocabile come il direttore amministrativo di una Asl debba essere «laureato in discipline giuridiche o economiche che non abbia compiuto il sessantacinquesimo anno di età e che abbia svolto per almeno cinque anni una qualificata attività di direzione tecnica o amministrativa in enti o strutture sanitarie pubbliche o private di media o grande dimensione». Requisiti che, dal curriculum reperibile sul sito dell’azienda sanitaria senese, il dott. Centini sembra proprio non possedere. Nel curriculum – decisamente sui generis – manca, infatti, qualsiasi riferimento temporale sia all’età, sia alla durata degli incarichi professionali ricoperti dal dott. Centini.A ciò deve aggiungersi che il rapporto di lavoro con una “società di consulenza strategica” non pare potersi inserire tra le “strutture sanitarie pubbliche o private di medie o grandi dimensioni”,
Questa imbarazzante situazione – fanno rilevare i Consiglieri NCD Magnolfi, Benedetti, Gambetta Vianna, Taradash, Agresti e Lazzeri – non può rimanere senza risposta esauriente da parte del Presidente Rossi e dell’Assessore Marroni. La Giunta regionale, che si fa paladina un giorno sì e l’altro pure della trasparenza, deve – una volta per tutte – chiarire se il dott. Centini ha i requisiti di legge. Ogni ulteriore silenzio getterebbe nuove ombre su una questione già di per sé imbarazzante.”