SIENA. La Cassazione ha confermato la condanna – sospesa dalla condizionale – a sei mesi di reclusione per una insegnante della scuola materna di Colle, che per punire i piccoli li chiudeva nel bagno.
Dopo un'ispezione ministeriale era emerso che "l'insegnante manifestava con i piccoli alunni un atteggiamento aggressivo, giungendo al punto di pronunciare insulti e infliggere umiliazioni prive di ogni giustificazione, sia in assoluto sia con riferimento ai rapporti che gli educatori sono tenuti ad osservare con personalita' fragili e immature come quelle di esseri tanto piccoli". Anche la Suprema Corte ha giudicato colpevole l'atteggiamento di Nadia G. e le ha risposto che la circostanza che lei non chiudesse a chiave i bambini nel bagno, "limitandosi alla sola chiusura della porta, non attenua la sua responsabilita".
Dopo un'ispezione ministeriale era emerso che "l'insegnante manifestava con i piccoli alunni un atteggiamento aggressivo, giungendo al punto di pronunciare insulti e infliggere umiliazioni prive di ogni giustificazione, sia in assoluto sia con riferimento ai rapporti che gli educatori sono tenuti ad osservare con personalita' fragili e immature come quelle di esseri tanto piccoli". Anche la Suprema Corte ha giudicato colpevole l'atteggiamento di Nadia G. e le ha risposto che la circostanza che lei non chiudesse a chiave i bambini nel bagno, "limitandosi alla sola chiusura della porta, non attenua la sua responsabilita".