
SIENA. Un gruppo di ricercatori del dipartimento di Scienze della Terra dell'Università di Siena ha ricevuto dal Dipartimento nazionale di protezione civile un incarico per ricerche sismologiche in Abruzzo.
In questi giorni i ricercatori dell'Ateneo, coordinati da Dario Albarello, sono presenti sul territorio Aquilano per eseguire la microzonazione sismica di alcuni dei comuni più danneggiati, allo scopo di predisporre la pianificazione delle attività di ripristino e ricostruzione degli edifici nelle aree interessate dagli effetti del terremoto. In particolare, i ricercatori del dipartimento di Scienze della Terra stanno eseguendo una campagna di misure di rumore sismico ambientale che, sfruttando metodologie di analisi innovative, fornirà informazioni importanti per lo studio della risposta sismica locale, permettendo di identificare le aree dove le caratteristiche del sottosuolo sono tali da produrre significativi effetti di amplificazione del moto sismico e che richiedono, in fase ricostruzione, l'impiego di particolari tecniche costruttive o cambiamenti di destinazione d'uso.
"Questo incarico – afferma il professor Albarello – rappresenta un riconoscimento della validità anche applicativa delle ricerche dedicate allo sviluppo di tecniche sismiche di tipo nuovo, che stiamo studiando all'interno del dipartimento di Siena, e che risultano particolarmente efficaci per l'esecuzione di misure di carattere estensivo in aree di grande vulnerabilità ambientale, quali quelle interessate dal terremoto aquilano".
Il gruppo senese di ricercatori è stato operativo in Abruzzo sin dai primi giorni successivi al terremoto del 6 aprile scorso, di concerto con altre Università italiane e straniere, partecipando alle attività di monitoraggio sismico e alle misure geofisiche necessarie ad una prima caratterizzazione del comportamento dinamico dei terreni nelle località danneggiate dall'evento sismico.
In questi giorni i ricercatori dell'Ateneo, coordinati da Dario Albarello, sono presenti sul territorio Aquilano per eseguire la microzonazione sismica di alcuni dei comuni più danneggiati, allo scopo di predisporre la pianificazione delle attività di ripristino e ricostruzione degli edifici nelle aree interessate dagli effetti del terremoto. In particolare, i ricercatori del dipartimento di Scienze della Terra stanno eseguendo una campagna di misure di rumore sismico ambientale che, sfruttando metodologie di analisi innovative, fornirà informazioni importanti per lo studio della risposta sismica locale, permettendo di identificare le aree dove le caratteristiche del sottosuolo sono tali da produrre significativi effetti di amplificazione del moto sismico e che richiedono, in fase ricostruzione, l'impiego di particolari tecniche costruttive o cambiamenti di destinazione d'uso.
"Questo incarico – afferma il professor Albarello – rappresenta un riconoscimento della validità anche applicativa delle ricerche dedicate allo sviluppo di tecniche sismiche di tipo nuovo, che stiamo studiando all'interno del dipartimento di Siena, e che risultano particolarmente efficaci per l'esecuzione di misure di carattere estensivo in aree di grande vulnerabilità ambientale, quali quelle interessate dal terremoto aquilano".
Il gruppo senese di ricercatori è stato operativo in Abruzzo sin dai primi giorni successivi al terremoto del 6 aprile scorso, di concerto con altre Università italiane e straniere, partecipando alle attività di monitoraggio sismico e alle misure geofisiche necessarie ad una prima caratterizzazione del comportamento dinamico dei terreni nelle località danneggiate dall'evento sismico.