SIENA. "Mi unisco a Confagricoltura e Cia per dire no ai tagli indiscriminati previsti dalla Finanziaria 2009 al settore agricolo e alle produzioni di qualità che avranno delle pesanti ricadute anche per la provincia di Siena e per tutta la Toscana”. Con queste parole Susanna Cenni, deputata del Partito democratico e membro della commissione agricoltura alla Camera, raccoglie il grido di allarme lanciato dagli agricoltori senesi e conferma la sua adesione all’iniziativa di mobilitazione promossa dalla Cia nazionale, che domani (20 novembre), sarà a Roma per un sit-in davanti alla Camera dei Deputati.
“Domani – afferma Susanna Cenni – io e l’onorevole Franco Ceccuzzi scenderemo davanti a Montecitorio con gli agricoltori della Cia, convinti che l’agricoltura sia un settore importantissimo per lo sviluppo del Paese e che per questo abbia bisogno di investimenti, di innovazione e di un’attenzione costante. La Legge Finanziaria va invece nella direzione opposta, attuando forti tagli, che andranno a incentrarsi principalmente sugli investimenti e sui contributi alle imprese e alle famiglie coinvolte nel comparto. La scomparsa del Fondo di solidarietà, il taglio al piano irriguo e alle risorse per gli allevatori rappresentano un duro colpo per questo settore: basti pensare agli investimenti ancora in atto sullo schema idrico di Montedoglio o all’azione di miglioramento genetico su chianina e cinta senese, solo per citare due esempi significativi”.
Agli agricoltori senesi, che chiedono fatti ed azioni immediate, Susanna Cenni ricorda l’impegno del Partito democratico: “Nei mesi scorsi – conclude Cenni – il Pd ha dato battaglia al governo, proponendo un pacchetto di emendamenti per il consolidamento e lo sviluppo del sistema agricolo, elaborato in collaborazione con le associazioni di categoria e i sindacati. Negli emendamenti si chiede di confermare le agevolazioni in materia previdenziale; di rifinanziare il Fondo di solidarietà nazionale per la gestione del rischio; di potenziare il ruolo delle polizze assicurative; di recuperare le risorse tagliate sul piano irriguo e di incrementare le risorse a sostegno del ricambio generazionale e dello sviluppo delle imprese giovanili e femminili. Il Pd chiede infine di aumentare gli investimenti a favore dei processi di internazionalizzazione, delle politiche di filiera e dell'associazionismo; di predisporre un impegno per finanziare le proposte per il biologico, gli agrumeti e le bioenergie; di attuare interventi a favore delle cooperative agricole di montagna e la tenuta degli albi genealogici da parte della associazioni degli allevatori”.
“Domani – afferma Susanna Cenni – io e l’onorevole Franco Ceccuzzi scenderemo davanti a Montecitorio con gli agricoltori della Cia, convinti che l’agricoltura sia un settore importantissimo per lo sviluppo del Paese e che per questo abbia bisogno di investimenti, di innovazione e di un’attenzione costante. La Legge Finanziaria va invece nella direzione opposta, attuando forti tagli, che andranno a incentrarsi principalmente sugli investimenti e sui contributi alle imprese e alle famiglie coinvolte nel comparto. La scomparsa del Fondo di solidarietà, il taglio al piano irriguo e alle risorse per gli allevatori rappresentano un duro colpo per questo settore: basti pensare agli investimenti ancora in atto sullo schema idrico di Montedoglio o all’azione di miglioramento genetico su chianina e cinta senese, solo per citare due esempi significativi”.
Agli agricoltori senesi, che chiedono fatti ed azioni immediate, Susanna Cenni ricorda l’impegno del Partito democratico: “Nei mesi scorsi – conclude Cenni – il Pd ha dato battaglia al governo, proponendo un pacchetto di emendamenti per il consolidamento e lo sviluppo del sistema agricolo, elaborato in collaborazione con le associazioni di categoria e i sindacati. Negli emendamenti si chiede di confermare le agevolazioni in materia previdenziale; di rifinanziare il Fondo di solidarietà nazionale per la gestione del rischio; di potenziare il ruolo delle polizze assicurative; di recuperare le risorse tagliate sul piano irriguo e di incrementare le risorse a sostegno del ricambio generazionale e dello sviluppo delle imprese giovanili e femminili. Il Pd chiede infine di aumentare gli investimenti a favore dei processi di internazionalizzazione, delle politiche di filiera e dell'associazionismo; di predisporre un impegno per finanziare le proposte per il biologico, gli agrumeti e le bioenergie; di attuare interventi a favore delle cooperative agricole di montagna e la tenuta degli albi genealogici da parte della associazioni degli allevatori”.