SIENA. “Una questione che sta sconvolgendo drammaticamente i principi storici della costituzione repubblicana”. Queste le parole di Luciano Peccianti – rappresentante dell'Italia dei Valori – nel corso della presentazione del Comitato Referendario per l'abrogazione del Lodo Alfano, che si è svolta questa mattina (10 ottobre) nella sala stampa dell'Amministrazione Provinciale.
Il provvedimento sancisce la sospensione dei processi per quattro figure istituzionali: il presidente della Repubblica, il presidente del Consiglio e i presidenti di Camera e Senato. La sospensione dei processi opera per l'intera durata della legislatura e si applica anche ai processi penali per fatti antecedenti l'assunzione della carica. Sono compresi anche i cosiddetti reati "extrafunzionali", cioè quelli non collegati alla funzione istituzionale.
"Il Lodo Alfano ha sconvolto drammaticamente uno dei principi fondamentali e di importanza storica della Costituzione repubblicana, quello dell'uguaglianza dei cittadini davanti alla legge".
Il Comitato, appena costituito, è formato da rappresentanti di Italia dei Valori, Sinistra Democratica, Comunisti Italiani, Verdi, Rifondazione Comunista e Uniti a Sinistra. Si dichiara, però, composto innanzitutto da persone e non da forze politiche e si pone l'obiettivo di sensibilizzare l'opinione pubblica attraverso iniziative e dibattiti per “una grande operazione popolare che riguarda la vita del paese”.
Domattina a Siena, nei pressi di via Pianigiani, si aprirà il primo “banchino” per la raccolta firme per l'abrogazione del Lodo Alfano. Il Comitato Referendario mira al raggiungimento di circa 3mila firme nella sola città di Siena e di 50mila a livello regionale. L'impegno fondamentale è "svegliare le coscienze civili dei cittadini per una questione importante, come quella del Lodo Alfano, per la quale non si vede una preoccupazione generale".