SIENA. “Esprimiamo piena soddisfazione per l’approvazione della delibera da parte della Giunta regionale Toscana sulla pre apertura della stagione venatoria il 1° e 7 settembre, che inserisce lo storno tra le specie cacciabili”. Questo il commento dell’Arci Caccia senese, in merito alla delibera votata oggi (29 agosto), dalla giunta regionale che prevede la possibilità di cacciare anche lo storno.
L’attività venatoria su questa specie potrà iniziare già dalla pre – apertura del 1° settembre per un massimo di cento capi annui e per non più di venti al giorno. La caccia allo storno sarà consentita sino al 19 ottobre su tutto il territorio e dal 20 ottobre sino al 14 dicembre, solo nei vigneti e frutteti, dove non è terminata la raccolta dei frutti, nonché in prossimità degli stessi per un raggio di cento metri. Il prelievo non è consentito nelle zone di protezione speciale e, inoltre, è vietato l'uso dei richiami vivi.
“La nostra associazione – affermano dall’Arci Caccia senese – nell’esprimere la propria soddisfazione per questo importante provvedimento, ribadisce la necessità di un reinserimento dello storno tra le specie cacciabili da parte del Presidente del Consiglio dei Ministri e, nel frattempo, come già segnalato più volte all’assessorato competente, questa delibera dovrà, in futuro, essere rivista, consentendo per l'intero periodo di caccia il prelievo dello storno su tutto il territorio eliminando così vincoli assurdi, come quello che prevede una distanza massima di cento metri dalle coltivazioni a vigneto e oliveto, e dovrà essere reinserito l’uso dei richiami vivi. Su questi importanti aspetti – conclude Arci Caccia – abbiamo sollecitato nei giorni scorsi numerosi esponenti politici e consiglieri regionali di maggioranza e minoranza, per sensibilizzarli rispetto a questi fattori, che consideriamo fondamentali per realizzare un buon quadro normativo”.
L’attività venatoria su questa specie potrà iniziare già dalla pre – apertura del 1° settembre per un massimo di cento capi annui e per non più di venti al giorno. La caccia allo storno sarà consentita sino al 19 ottobre su tutto il territorio e dal 20 ottobre sino al 14 dicembre, solo nei vigneti e frutteti, dove non è terminata la raccolta dei frutti, nonché in prossimità degli stessi per un raggio di cento metri. Il prelievo non è consentito nelle zone di protezione speciale e, inoltre, è vietato l'uso dei richiami vivi.
“La nostra associazione – affermano dall’Arci Caccia senese – nell’esprimere la propria soddisfazione per questo importante provvedimento, ribadisce la necessità di un reinserimento dello storno tra le specie cacciabili da parte del Presidente del Consiglio dei Ministri e, nel frattempo, come già segnalato più volte all’assessorato competente, questa delibera dovrà, in futuro, essere rivista, consentendo per l'intero periodo di caccia il prelievo dello storno su tutto il territorio eliminando così vincoli assurdi, come quello che prevede una distanza massima di cento metri dalle coltivazioni a vigneto e oliveto, e dovrà essere reinserito l’uso dei richiami vivi. Su questi importanti aspetti – conclude Arci Caccia – abbiamo sollecitato nei giorni scorsi numerosi esponenti politici e consiglieri regionali di maggioranza e minoranza, per sensibilizzarli rispetto a questi fattori, che consideriamo fondamentali per realizzare un buon quadro normativo”.