A Siena si aspetta 112 giorni per una colonscopia. I consiglieri di opposizione amareggiati
SIENA. Già l’idea di effettuare una colonscopia non sorriderebbe a nessuno, ma se poi il paziente va a prenotare l’esame e si sente rispondere che se sarà fortunato dovrà aspettare 112 giorni, sennò anche fino a 240, allora sì che davvero passa anche la minima parvenza di entusiasmo. Eppure è quanto tocca in sorte ai senesi, dove la Asl 7 ha in serbo per loro esattamente ciò. A prendersi la briga di effettuare il monitoraggio su scala regionale delle liste d’attesa sanitarie è stato il Vicepresidente della Commissione sanità del Consiglio regionale Stefano Mugnai (Pdl), che oggi esamina gli esiti della sua indagine per quanto riguarda la Asl 7 di Siena insieme al suo collega Claudio Marignani.
«Il fenomeno delle liste d’attesa in sanità – commentano i due Consiglieri regionali del Pdl – rimane uno di quelli più critici, e anche percepiti come tali dai cittadini che vi si scontrano quotidianamente, del sistema sanitario regionale. La Regione ne parla, ammette il problema, afferma di stanziare fondi per fronteggiarlo… poi? Si è fortunati se si aspettano 112 giorni per effettuare una colonscopia. Qualcosa non va, anche se è bene precisare che Grosseto non è la peggiore tra le situazioni che abbiamo potuto verificare in Toscana. E’ solo lavorando sulle criticità, però, che si può incidere sul margine di miglioramento».
I dati presi in esame da Mugnai e dai suoi colleghi sono forniti dal sito internet della Asl 7 medesima, dove l’ultimo aggiornamento è del 24 aprile scorso e dove sono inseriti anche i dati sulle attese dell’Azienda ospedaliero-universitaria delle Scotte.
Proprio al policlinico sono ad esempio rilevanti le attese per le ecografie, tutte, che sono di 130 giorni. Non meglio va per chi debba ottenere quella prestazione in Val di Chiana (136 giorni), mentre nella zona che comprende Amiata e Val d’Orcia si scende sì, ma solo fino a 80 giorni. Non c’è da stare allegri nemmeno in caso di risonanza magnetica: per quella temporomandibolare il tempo migliore è di 129 giorni, con un picco di138 alle Scotte. Per quella a cranio e encefalo in Valdelsa si va via agili e in 10 giorni si fa la risonanza, ma in Val di Chiana di giorni ne servono ben 182, e alle Scotte 121. Altra prestazione, altra magagna, con i 184 giorni di attesa necessari per fare una esofagogastroduodenoscopia nella zona amiatina e con i 149 giorni per un ecocolordoppler dei tronchi sovra aortici in Val di Chiana, che scendono appena appena (138 giorni) in Amiata e Val d’Orcia.
«Si può fare sicuramente di più», osservano Mugnai e Marignani. «Anche perché – concludono – la giunta regionale afferma di investire somme cospicue per arginare il fenomeno delle liste d’attesa in sanità. E allora, vogliamo che agli stanziamenti seguano anche i risultati».