Per Giordano: "Il fallimento del sistema Siena ci costringe ad assistere giorno dopo giorno allo smantellamento di tutte le Istituzioni senesi"
SIENA. La notizia del licenziamento da parte dell’Amministrazione Provinciale delle sei impiegate dell’Ufficio Informazioni Turistiche di Siena (sì, proprio quello situato in piazza del Campo!) ci addolora, ma non ci sorprende.
Il fallimento del sistema Siena, che si evidenzia con un Comune commissariato ed una Amministrazione provinciale che da anni dimostra di esistere solo per proclami e dichiarazioni di principio, ci costringe ad assistere giorno dopo giorno allo smantellamento di tutte le Istituzioni senesi ed alla polverizzazione di tutte le sue risorse economiche e culturali.
Non bastavano, come giustamente richiamato dalle sei lavoratrici, la crisi dell’Università e della Banca MPS,la riduzione dei fondi destinati al centro ricerche Siena Biotech e la chiusura parziale del Complesso Museale Santa Maria della Scala.
Ora ci si accanisce anche contro il settore turistico, principale risorsa della città che cerca di fronteggiare la crisi, che può ancora fare affidamento sull’attrattività di una città d’arte e su strutture di accoglienza che esistono e resistono nonostante la palese incapacità dell’attuale classe dirigente.
Nel nostro “Manifesto per il Bene Comune”, abbiamo ribadito la vocazione di Siena ad essere città cosmopolita, che forte della propria storia e della propria ricchezza artistica ed ambientale, si apra e sappia dialogare al ‘mondo’ così da trarne nuove energie culturali, economiche ed occupazionali.
Abbiamo anche sottolineato come questa apertura debba essere necessariamente gestita con la collaborazione di tutte le associazioni di categoria che sino ad oggi non sono state adeguatamente coinvolte e valorizzate.
Nonostante la retorica sulla candidatura di Siena a Capitale della Cultura europea, nonostante una tassa di soggiorno le cui stime prevedono un gettito di circa 1,5 mln di euro, nonostante l’art. 4 del D.lgs. 23/11 preveda espressamente che il gettito derivante dall’imposta di soggiorno sia destinato a finanziare interventi in materia di turismo, ivi compresi quelli a sostegno dei relativi servizi pubblici locali, assistiamo oggi allo smantellamento di strutture essenziali come l’Ufficio Informazioni Turistiche di Siena ed al licenziamento di sei impiegate che svolgono un lavoro utilissimo e con un ritorno economico non secondario.
Alle sei lavoratrici vanno la nostra solidarietà ed il sostegno verso la loro causa perché la città non venga depauperata di una ulteriore risorsa che dovrebbe essere considerata da tutti imprescindibile.
Giuseppe Giordano – Movimento Civico Senese